Incontro tra le partiA Bellinzona si fa il punto sulle nuove Officine
SwissTXT / pab
30.4.2021
A Bellinzona si torna a parlare di Officine. Nella capitale si è infatti tenuto, nel tardo pomeriggio, un incontro tra i rappresentanti del personale, le FFS, il Cantone e la Città. Si è trattata di una riunione di aggiornamento sui passi intrapresi in vista della realizzazione del nuovo stabilimento di Castione.
30.04.2021, 21:37
30.04.2021, 21:38
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Era anche l'occasione per le maestranze di ricevere alcune risposte. Tra le maestranze ci sono malumori poiché - si è appreso un mese fa - i posti di lavoro nel nuovo stabilimento saranno almeno 300, mentre l'investimento è salito a 400 milioni di franchi.
E in particolare le maestranze rimproverano di non essere state coinvolte nelle decisioni più importanti prese dalle ferrovie e condivise con il Governo e la città di Bellinzona.
Ebbene, sono molte le informazioni che le FFS hanno fornito durante l'incontro, ha specificato Roberta Cattaneo, la direttrice della regione sud. Ma sostanzialmente le posizioni restano le stesse, con qualche puntualizzazione sugli impieghi che - come reso noto il mese scorso - saranno di più rispetto a quanto inizialmente si pensava.
Le cifre potrebbero essere diverse una volta ultimato il piano
«Confermiamo gli almeno 300 posti a tempo pieno a Castione più 70 apprendisti come avevamo già annunciato al Consiglio di Stato», afferma Cattaneo ai microfoni della RSI. «E per quanto riguarda l'investimento, il progetto di massima non è ancora chiuso. E anche il piano industriale lo stiamo affinando», aggiunge. Come a dire che le cifre di oggi potrebbero essere ancora diverse una volta ultimato il piano.
Confermata intanto la dismissione della revisione dei carri merci dall'anno prossimo. Per Gianni Frizzo, della commissione del personale e sindacati, malgrado le risposte odierne, le preoccupazioni per i posti di lavoro restano, ma sul corto termine.
«Abbiamo raccolto le preoccupazioni del personale e le abbiamo portate all'attenzione dei responsabili. La loro preoccupazione è "che ne sarà del mio posto di lavoro», spiega Frizzo.
A fine settembre dovrebbe svolgersi un altro incontro come quello odierno dove probabilmente verrà presentata una bozza del piano industriale che forse verrà poi sottoposta al consiglio di amministrazione delle FFS entro fine anno.