Bissone Accoltellamento di Bissone, 45enne rumeno condannato per tentato assassinio

SwissTXT / pab

14.7.2021

Immagine d'illustrazione
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archivio KEYSTONE

Colpevole di tentato assassinio. Il 45enne rumeno alla sbarra per l’accoltellamento di Bissone, avvenuto il 9 marzo 2012, è stato condannato dalla Corte delle assise criminali di Lugano a sei anni di carcere.

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L’uomo è stato riconosciuto pienamente correo nell’aggressione del cittadino kosovaro, a cui furono inferte 13-14 coltellate, di cui due potenzialmente letali.

«Il piano è stato sposato ed eseguito da tutti e tre gli aggressori – ha detto il presidente della Corte, giudice Mauro Ermani - e l’imputato aveva più di un buon motivo per dare una lezione alla vittima dopo il pestaggio da lui stesso subito alcuni giorni prima sul piazzale del Fox Town. Ha agito per vendetta, bisognava lavare l’onta».

Una circostanza che la Corte ha considerato insieme al fatto che l’uomo in questi anni sembra aver abbandonato quel genere di ambienti criminali, qualificando la colpa del 45enne come «leggermente inferiore» rispetto a quella dell’altro autore già condannato 8 anni fa per gli stessi fatti.

Anche quest’ultimo era stato riconosciuto colpevole di tentato assassinio, ma gli era stata inflitta una pena di 10 anni. La vicenda, lo ricordiamo, si inserisce nel contesto di una guerra fra bande rivali per il controllo della sicurezza dei locali notturni, e della prostituzione.

L'accusa aveva chiesto sei anni e nove mesi, la difesa invece il proscioglimento.