Ticino Al via la stagione sciistica ticinese, messa alla prova dalle regole anti-covid

SwissTXT / pab

12.12.2020

La giornata di apertura degli impianti di sci per la stagione ad Airolo Pescium.
La giornata di apertura degli impianti di sci per la stagione ad Airolo Pescium.
Keystone / Ti-Press

Oggi, sabato 12 dicembre, si è ufficialmente aperta la stagione sciistica ticinese. Non si vedranno però le immagini di lunghe code, assembramenti e distanze non rispettate che si sono viste in occasione dell’apertura delle piste a Verbier (VS), assicurano i responsabili delle principali stazioni a sud delle Alpi.

«In Ticino stiamo facendo i compiti», ha dichiarato Mauro Pini, direttore della società Valbianca che gestisce gli impianti di Airolo, ai microfoni della RSI. Oltre all’obbligo di indossare la mascherina, ad Airolo sono chiuse le casse in presenza, ci sono una decina di sorveglianti alla partenza della funivia per gestire le distanze e le cabine vengono sanificate ogni due ore.

Gli sciatori accolti in questa prima giornata sono stati 400, tutti possessori del pass stagionale. Una cifra molto inferiore rispetto alla media degli scorsi anni, che il giorno di apertura vedeva la presenza di 1’500-1'8000 persone.

Una situazione, ha continuato Pini, «sostenibile per qualche giorno, ma poi bisognerà trovare un equilibrio tra sostenibilità e salute».

Alcuni sciatori irrispettosi delle regole a Bosco Gurin

Se ad Airolo gli sciatori hanno rispettato le regole, così non è stato per i 600 giunti a Bosco Gurin per aprire la stagione: il direttore degli impianti Giovanni Frapolli ha fatto sapere che «ci sono state delle persone che non hanno capito cosa bisogna fare per fermare questo Covid».

Tanto che si è dovuti arrivare a «minacciare di ritirare loro la giornaliera perché non vogliono mettere la mascherina».

Ancora un'altra situazione al Nara: «È funzionato tutto molto bene», ha affermato il presidente della società Amici del Nara Matteo Milani.

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