Arte venatoriaCaccia alta in Ticino, quasi tutte le cifre in crescita, 8 le patenti ritirate
Swisstxt / pab
2.10.2023 - 11:52
In Ticino la caccia alta, che si è chiusa il 26 settembre, ha visto all’opera 1'761 cacciatori che hanno potuto cacciare camosci, caprioli, cervi, cinghiali e marmotte.
02.10.2023, 11:52
02.10.2023, 14:10
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Lo rende noto l’Ufficio caccia e pesca (UCP). Per quanto riguarda il camoscio, nel 2023 ne sono stati uccisi 612, (328 maschi adulti, 184 femmine adulte e 100 anzelli di età 1.5 anni), mentre nel 2022 il totale era stato di 511.
Come negli anni scorsi, i Distretti con le maggiori catture sono risultati il Locarnese, la Valle Maggia e la Leventina.
Per il cervo si riaprirà la caccia a metà novembre
Anche le catture di cervi, la preda più ricercata nella caccia alta, sono aumentate a 1.802 (1.787 nel 2022). In totale sono stati uccisi 865 maschi, 680 femmine e 257 cerbiatti.
Il piano di abbattimento, definito in funzione dei censimenti e per limitare i danni al bosco e alle colture agricole, non è stato raggiunto e dunque si riapre la caccia tardo autunnale, che avrà luogo tra metà novembre e metà dicembre 2023, con le iscrizioni aperte dal 15 ottobre al 3 novembre 2023.
Di caprioli ne sono invece stati catturati 434 (314 l’anno scorso), di cui 262 maschi e 172 femmine. Il maggior numero di capi è stato prelevato nel distretto di Lugano, seguito da Leventina e Blenio.
Ritirati 22 cinghiali radioattivi
Il numero dei cinghiali prelevati è l’unico che mostra una flessione (601 a fronte dei 740 del 2022), ma si tratta di un dato atteso «tenuto conto dell’importante prelievo effettuato durante la nuova caccia estiva».
Ventidue di questi capi sono stati confiscati dall’Ufficio del Veterinario Cantonale poiché mostravano tassi di presenza di cesio 137, sostanza radioattiva e quindi pericolosa per le persone.
Per la marmotta i dati delle catture saranno disponibili solo dopo il rientro dei Fogli di controllo in quanto esentate dall’obbligo di essere presentate a uno dei posti ufficiali di controllo.
Otto patenti ritirate
Secondo l'UCP in generale la caccia alta si è svolta senza particolari inghippi.
Si segnalano però poco più di 150 autodenunce, una trentina d’infrazioni minori e 8 casi di ritiro della patente di caccia.
Esse sono avvenute per violazioni particolarmente gravi della legislazione cantonale in materia di caccia come ad esempio grave mancanza di rispetto delle regole di sicurezza o esercizio venatorio in bandita.