ProgettoCala l'opposizione al Tram-treno del Luganese
SwissTXT / pab
28.8.2020
Diminuiscono, da 80 a 30, le opposizioni al progetto di Tram-treno del Luganese, mentre non è ancora chiaro se i comuni di Collina d'Oro, Sorengo e Muzzano intendono mantenere la loro opposizione al prospettato smantellamento della linea di collina.
Se la volontà «della Confederazione, che potrebbe far saltare il contributo di 300 milioni, è quella che vuole lo smantellamento dell'attuale linea di collina, non potremo opporci più di quel tanto», osserva la sindaca di Collina d'Oro Sabrina Romelli ai microfoni della RSI.
«Tutti gli enti istituzionalmente legittimati al progetto sono favorevoli. Le richieste di associazioni o di alcuni comuni dovranno essere valutate nelle opportune sedi», ha ricordato dal canto suo il presidente della Commissione regionale dei trasporti del Luganese Giovanni Bruschetti.
Questi, in sostanza, i due temi principali emersi venerdì durante un incontro con la stampa voluto dal Dipartimento del territorio per fare il punto della situazione sull'avanzamento dell'iter per la realizzazione della Rete tram-treno del Luganese.
33 le richieste di indennità e 5 le contestazioni di esproprio
Stando ai dati pubblicati dal Dipartimento del territorio, come accennato, le opposizioni e le richieste inoltrate all'Ufifcio federale dei trasporti a giugno 2020 si sono ridotte a 30 a fronte delle 80 del 2018.
33 sono invece le richieste di indennità e 5 le contestazioni di esproprio.
Attorno al progetto «si è creato consenso istituzionale, ha sottolineato il direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali. «Malgrado le difficoltà, ce la faremo», ha aggiunto.
«L'opera è fondamentale e rende la Valle del Vedeggio più vicina al centro di Lugano. Dalla prima alla seconda fase di pubblicazione abbiamo fatto grandi passi avanti e siamo riusciti a contenere le opposizioni», ha detto ancora il ministro.