Politica Caso Gobbi, ancora nessuna risposta dal Consiglio di Stato

Swisstxt / Red

15.4.2024

Norman Gobbi in una foto d'archivio (immagine d'illustrazione).
Norman Gobbi in una foto d'archivio (immagine d'illustrazione).
KEYSTONE/Ti-Press/Alessandro Crinari

I tre atti parlamentari che chiedono chiarezza sul «caso Gobbi» rimangono, per ora, senza risposta, riporta la RSI.

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Durante la sessione del Parlamento cantonale di lunedì è stato ribadito che visto che c'è un'inchiesta in corso, non verrà data nessuna risposta.

Il presidente del Consiglio di Stato Raffaele De Rosa ha affermato, scrive l'emittente di Comano, che «l’inchiesta in corso costituisce un impedimento a rispondere alle domande. Si tratta di attendere l’esito del procedimento penale, in modo da evitare di “interferire con l’attività di inchiesta condotta dal Ministero pubblico, raccogliendo in questa fase, parallelamente alla magistratura, le informazioni utili a rispondere alle domande poste».

Interpellanza sull'abuso di potere

La prima interpellanza, del presidente del Centro Fiorenzo Dadò, chiedeva se fosse avvenuto un abuso di potere. Grazie a essa la vicenda è stata resa pubblica.

Dadò lunedì ha affermato che gli atti parlamentari non sono un'accusa, ma è necessario che la popolazione sappia come è andata la vicenda. 

«Comunicati e dichiarazioni goliardiche e dal sapore intimidatorio indirizzate ai media, ai politici e a chi, per paura è costretto a esigere l’anonimato, non deve trovare dimora in questo Paese fintanto che sarà retto dal diritto. Pertanto lo faccio anche a nome di chi in quest’aula non può parlare: questo atteggiamento viene rigettato ai mittenti», ha detto, riporta la RSI.