Ticino Comuni ticinesi in aiuto degli esercenti

SwissTXT / pab

15.4.2021

Una fotografia scattata nella primavera del 2020
Una fotografia scattata nella primavera del 2020
Ti-Press

Bar e ristoranti potranno riaprire lunedì le terrazze: a deciderlo è stato il Consiglio federale, sulla scorta degli allentamenti graduali delle norme anti-covid. E in Ticino, le amministrazioni comunali si stanno già organizzando per dare una mano agli esercenti.

SwissTXT / pab

15.4.2021

Ad Ascona, per esempio, il Municipio si è occupato del tema già questo giovedì mattina, consegnando a tutti una lettera con le disposizioni. Qui, inoltre, gli esercenti potranno utilizzare il suolo pubblico in riva al lago, per poter garantire il distanziamento sociale ma mantenendo lo stesso numero di posti previsti dalle licenze.

E per chi non è in riva al lavo, ci spiega la segretaria comunale Paola Bernasconi, si valuterà come aiutarli: «Laddove non sarà possibile si valuterà se concedere agevolazioni a livello finanziario». Il Municipio, aggiunge la segretaria comunale alla RSI, dovrà anche decidere cosa fare con chi i posti esterni proprio non li ha, anche se in questo caso il Consiglio federale ha già assicurato finanziamenti.

A Locarno, sono già confermate le misure adottate la scorsa primavera, cioè l'estensione delle terrazze sul suolo pubblico, che potrebbe anche quest’anno essere concessa gratuitamente.

Bellinzona aspetta, Lugano gioca d’anticipo

A Bellinzona ci fanno invece sapere che ogni decisione spetterà al Municipio che uscirà domenica dalle urne.

Lugano, invece, ha giocato d’anticipo: l'8 aprile, su sollecitazione di GastroLugano, si è deciso che sono condonate le tasse per l'occupazione del suolo pubblico per i primi sei mesi del 2021 e che l'estensione delle terrazze può avvenire fino ad un massimo del 30%. Tutto questo con procedure amministrative semplificate.

A Chiasso infine le misure non riguardano solo bar e ristoranti, ma anche i negozi. Qui, per tutto il 2021 sarà in vigore l’esenzione del pagamento delle tasse di occupazione del suolo pubblico, fino a un massimo di 6000 franchi.