GiustiziaSi apre il processo per i morti di Covid nella casa anziani di Sementina
SwissTxt / pab
23.11.2022 - 07:33
Tre dipendenti con ruoli dirigenziali compaiono a partire da oggi, mercoledì, in aula con l'accusa di aver violato diverse direttive anti Covid, favorendo così il dilagare letale del virus nella Casa anziani di Sementina. Lo ricorda la RSI.
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23.11.2022, 07:33
23.11.2022, 07:54
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La prima giornata del processo per i decessi da Covid alla Casa anziani di Sementina si svolge nell’aula del Tribunale penale federale di Bellinzona
La Pretura penale è troppo piccola infatti per contenere il pubblico e la stampa, segno dell'interesse suscitato dal caso dei 22 residenti morti in meno di un mese, tra marzo e aprile 2020, nella struttura sociosanitaria.
Tre imputati, tutti dipendenti con ruoli dirigenziali, di cui una non lavora però più nella struttura, sono accusati di aver violato le direttive stringenti che le autorità cantonali e federali avevano emesso per contenere il virus nel periodo più acuto dell’emergenza, durante la prima ondata.
Ignorando regole e norme contro il Covid, avrebbero così permesso l'espandersi dei contagi.
Chieste delle multe
L’accusa, contenuta in tre distinti decreti penali, è di ripetuta contravvenzione alla Legge federale sulla lotta contro le malattie trasmissibili dell’essere umano.
La posizione dei tre rischiava di essere più pesante, almeno dal profilo della pena, visto che è stato lasciato cadere l’omicidio colposo contemplato dall'accusa all’inizio.
I titolari dell’inchiesta, la procuratrice pubblica Pamela Pedretti e il procuratore generale Andrea Pagani, hanno emanato un decreto d'accusa proponendo multe comprese tra i 4'000 e gli 8'000 franchi, a seconda delle responsabilità.
Gli imputati, difesi dagli avvocati Edy Salmina, Luigi Mattei e Mario Postizzi, si sono tuttavia opposti, e quindi si è arrivati al processo penale.
Diverse manchevolezze
A sostegno della tesi dell'accusa ci sono due rapporti dell’Ufficio del medico cantonale che hanno riscontrato diverse manchevolezze nella gestione del personale, dei residenti e delle attività in comune.
In particolare anche dopo la positività, il 18 marzo, dei primi collaboratori e ospiti, nella struttura di Sementina, di proprietà, giova ricordarlo, della Città di Bellinzona, per una settimana tra le 19 e le 30 persone hanno proseguito a pranzare insieme nella sala comune, e fino al 17 aprile tra le 5 e le 15 persone lo hanno fatto nelle salette comuni ai piani.
Si è trattato, per l’accusa, di una palese violazione di quello che era l’ordine generale di evitare i contatti tra gli anziani.
Le violazioni contestate
Tra le violazioni contestate agli imputati vi è anche il fatto che quattro ospiti, deceduti nel periodo incriminato, non siano stati testati.
Lo stesso tracciamento dei contatti sarebbe stato approssimativo e un’infermiera sarebbe stata impiegata nonostante la sua positività. I lavori di tinteggio non urgenti eseguiti da tre operai comunali, che non avrebbero dovuto avere accesso agli spazi interni della struttura, completano le accuse che il dibattimento previsto fino a venerdì cercherà di appurare.
Nella Casa anziani di Sementina, ricordiamo, si ammalarono di Covid in 39 su un’ottantina di ospiti, 22 morirono.