Dopo il caso di Losanna Diossine, analisi sui terreni attorno ai due ex inceneritori ticinesi

SwissTXT / pab

13.10.2021

Nella foto veduta panoramica aerea del piano di Magadino con la zona industriale di Riazzino, i terreni coltivati, aree verdi,  e al centro il terreno dell' ex inceneritore.
Nella foto veduta panoramica aerea del piano di Magadino con la zona industriale di Riazzino, i terreni coltivati, aree verdi, e al centro il terreno dell' ex inceneritore.
archivio Ti-Press

Il Cantone inizierà tra qualche settimana una campagna di analisi sui terreni attorno ai due ex inceneritori di Bioggio e Riazzino per verificare la presenza o meno di concentrazioni pericolose di diossine.

SwissTXT / pab

I controlli sono stati decisi dall’Ufficio della gestione dei rischi ambientali e del suolo (UGRAS) dopo quanto emerso a Losanna, ovvero la presenza di sostanze tossiche in diverse aree della città dovuta ai fumi del vecchio inceneritore di rifiuti domestici.

In Ticino, a parte le regolari analisi attorno al termovalorizzatore di Giubiasco, non ci sono dati riguardanti i due impianti spenti negli anni ’90. «Per il momento mi sento assolutamente di rassicurare, in base anche alle analisi del passato su derrate alimentari condotte a livello svizzero e quindi anche con campioni ticinesi provenienti dal territorio», afferma ai microfoni della RSI Nicola Solcà, capo dell’UGRAS.

Tuttavia, sottolinea l’esperto, non si può escludere che in una zona circoscritta ci possano essere dei problemi puntuali. Tutti i proprietari di terreni nel raggio di un chilometro sono stati contattati e i risultati delle analisi preposte dovrebbe arrivare qualche settimana dopo i prelievi.