BreggiaDivide l'ampliamento della sede scolastica di Lattecaldo
SwissTXT / red
17.10.2022
Si scontrano due fronti sul progetto che prevede l'ampliamento della sede scolastica di Lattecaldo. I cittadini si esprimeranno alle urne alla fine del mese.
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17.10.2022, 11:20
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Nel comune di Breggia si scontrano due fronti sul progetto che prevede l'ampliamento della sede scolastica di Lattecaldo. Secondo il comune, si tratta un investimento necessario e sostenibile, mentre per i referendisti di Sinistra e i Verdi è un'operazione finanziaria non necessaria in questo difficile momento.
Breggia vuole continuare a essere un paese attrattivo anche per giovani e famiglie. Con un moltiplicatore al 95%, il comune desidera offrire sempre servizi efficienti, che, secondo i sostenitori del progetto, passano pure da un ampliamento del centro scolastico di Lattecaldo.
Un altro stabile sorgerebbe al posto dell'attuale campo da pallacanestro, di fianco all’edificio esistente, e l’altro ospiterebbe una nuova scuola dell’infanzia e una mensa per le Elementari. Il 30 ottobre si voterà. Sono state raccolte firme contro il credito comunale per la progettazione e gli appalti di 687'000 franchi.
Ricordiamo invece che per costruire serviranno 6,7 milioni (in parte coperti da sussidi).
Una differenza di vedute sull'investimento
«Abbiamo fatto un piano finanziario che va dal 2021 al 2028. Lo ha elaborato una ditta specializzata e ci ha garantito che non ci sarà un aumento del moltiplicatore», spiega ai microfoni della RSI Mariella Maghetti, a capo del Dicastero dell’Educazione del Comune di Breggia.
Dal lato del comitato referendiario, invece, Fabio Cavadini ribatte: «Non c’è un piano finanziario adeguato a sostenere le spese per un investimento che il comune vuole intraprendere da qui al 2028. Il debito pubblico pro-capite salirebbe a 13'200 franchi, quando gli enti locali dicono che 5'000 franchi sono già da considerare eccessive. Ci propongano un piano finanziario diverso, e valuteremo».
La necessità di un asilo nido
A Morbio superiore, negli spazi della casa comunale, è stata ricavata una sezione di asilo, oggi frequentata da 18 bimbi. Un'altra sezione si trova invece a Caneggio, con 16 piccoli, in quella che in origine è una casa di appartamenti. La sede del progetto li riunirebbe tutti, poiché le aree liberate a Caneggio verrebbero convertite in asilo nido.
Mariella Maghetti spiega l'importanza della costruzione di tale struttura: «Ne abbiamo veramente bisogno per attirare le giovani famiglie. Abbiamo spesso la richiesta da parte di giovani che vengono a risiedere in valle, e chiedono che servizi offriamo. Siamo in grado di offrire un territorio fantastico, con verde, bosco e aria pura», dice ancora all'emittente di Comano.
«Ma i genitori hanno bisogno di questi servizi perché spesso entrambi i genitori lavorano, e si appoggiano a questo genere di servizi, che però oggi il nostro comune non è in grado di dare», conclude la capa del Dicastero dell'Educazione.
Secondo Fabio Cavadini, invece, ci sono diversi stabili e sufficienti servizi per la famiglia, tali da rendere poco auspicabile l'attuazione del nuovo progetto. In caso di necessità, ci sarebbero comunque gli spazi per poter estendere i servizi esistenti: «Non mi sembra che ci siano l’urgenza e non mi sembra che le condizioni macroeconomiche ci permettano di fare un investimento di questo tipo in tranquillità».
Ma l’ultima parola, come detto, spetterà comunque ai cittadini.