Decreto d'accusa Donna trovata morta a Locarno, l'uomo che era con lei «avrebbe dovuto soccorrerla»

SwissTXT / pab

8.6.2021

Il luogo del ritrovamento
Il luogo del ritrovamento
Ti-Press

È sfociata in un decreto d’accusa per omissione di soccorso l’inchiesta sul decesso di una 52enne confederata, avvenuto a Locarno la sera del 31 dicembre 2019.

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Contro la persona che era con lei il sostituto procuratore generale Nicola Respini ha proposto una pena di 150 giorni di carcere (sospesi per due anni) e una multa di 300 franchi.

Il 63enne – sostiene Respini – avrebbe dovuto dare prima l’allarme, quando l’amica era ancora in vita. L’uomo respinge però ogni addebito. Anche perché era capitato più volte che la 52enne si trovasse in situazioni simili. Di principio era inoltre contraria al fatto di chiamare l’ambulanza.

Lunedì il difensore, l’avvocata Sabrina Aldi, ha impugnato la decisione. Il caso approderà dunque in aula, alle Assise Correzionali.

Quando i soccorsi arrivarono in via Pioda, la donna – come detto – era già deceduta. Lui venne arrestato. Fu scarcerato quasi un mese più tardi, soltanto dopo avere escluso l’intervento di terzi nella morte della 52enne, sopraggiunta per cause naturali.