Politica Boom di candidati ticinesi per le elezioni federali, con una sorpresa

Swisstxt / pab

7.8.2023 - 19:49

C'è la coda per entrare a Palazzo... ma i posti disponibili sono solo otto per il azionale e due per gli Stati.
C'è la coda per entrare a Palazzo... ma i posti disponibili sono solo otto per il azionale e due per gli Stati.
Keystone

Per le elezioni federali di ottobre è record di candidati ticinesi. Mai in così tanti hanno ambito a un seggio al Nazionale. A correre per gli Stati sono in undici, tra i quali, e questa è una sorpresa, l'ex PLRT, ora in area sinistra, Jacques Ducry.

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Sono addirittura 33 le liste ticinesi per il Consiglio nazionale, depositate alla scadenza del termine di legge, che era fissato per lunedì 7 agosto alle 18.

La Cancelleria dello Stato di Bellinzona ha reso noto, come indica la RSI, che per la Camera bassa si sono presentati in 256, tra candidate e candidati, mentre per la Camera Alta sono state depositate 11 proposte di candidatura.

Le ultime liste ad arrivare, oggi, in Cancelleria sono state quelle di «Più Donne», «Unione democratica di Centro» ed «Helvetica», che vanno ad aggiungersi a quelle già consegnate negli scorsi giorni. Si tratta di un record.

Coduri: «Tante liste, abbiamo dovuto comperare nuove palline per il sorteggio»

Anche il numero dei candidati è il più alto di sempre. Basti pensare che solo quattro anni fa, nel 2019, i candidati erano 160. Oggi sono 256 e il 40% di loro è donna.

L’esplosione di liste e di nomi si traduce, stando alla reazione a caldo del cancelliere dello Stato Arnoldo Coduri, «in un maggior lavoro perché avremo un blocco di voto più corposo, pur rientrando ancora - nota sorridendo ai microfoni della RSI - nei limiti concessi dalla Posta per l’invio tramite busta».

«A questo si aggiunge un problema legato al sorteggio delle liste, abbiamo dovuto recuperare nuove palline. Visto che ne avevamo solo 30. Ne abbiamo dovute comprare di nuove».

L’ordine di successione delle liste per l’elezione del Nazionale e delle candidature del Consiglio degli Stati verrà stabilito, con il sorteggio appunto, dal Governo ticinese nel corso di una seduta pubblica martedì 22 agosto 2023 alle 8.30 nella sala stampa di Palazzo delle Orsoline.

Parte la verifica dei nomi

Ora parte il lavoro di verifica. Il rappresentante della proposta ha tempo fino al 21 agosto 2023 per rimediare a eventuali lacune o a vizi formali.

«La verifica è già iniziata sulle liste consegnate in precedenza», dice Coduri. «Adesso si tratta di verificare l’eleggibilità dei candidati proposti e ovviamente anche le caratteristiche richieste dalla legge per i proponenti».

Tanti nomi da scrutinare, ma nello spoglio, conclude il cancelliere, «non dovrebbero esserci problemi perché per il Nazionale si vota una scheda con al massimo otto candidati».

Molte congiunzioni per correre per il Consiglio agli Stati

Se si guardano più da vicino le liste, si nota che la congiunzione è stata scelta per la corsa agli Stati da chi vuole più certezze, per riconfermare la propria presenza e da chi, come la sinistra, non vuole perdere il posto lasciato libero da Marina Carobbio-Guscetti, eletta nel Governo ticinese nel mese di aprile

I seggi agli Stati, giova ricordarlo, così come per ogni altro cantone, sono soltanto due, uno dei quali è attualmente occupato dal presidente nazionale dell'UDC Marco Chiesa. Quindi Lega e UDC correranno a sostegno del democentrista, mentre l'ala rosso-verde a sostegno di Greta Gysin e Bruno Storni.

Corrono per la propria lista gli altri candidati come Alex Farinelli per i liberali radicali e Fabio Regazzi per il Centro.

Il ritorno di Jacques Ducry

E poi arrivata, poco prima delle 18, la candidatura per gli Stati di un nome conosciuto dalla politica ticinese, quello di Jacques Ducry con «Costituzione radicale».

Una sorpresa questa perché, giova ricordare, che il giurista che ha militato fino al 2011 nelle fila del PLRT prima di passare ai socialisti - indipendenti. Non siede piu nei banchi del Parlamento ticinese dal 2019.