Nel 2018 Sottrasse alla Raiffeisen 14,5 milioni, ex consulente alla sbarra

SwissTXT

15.7.2020 - 20:05

Immagine d'illustrazione
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Ti-Press

La procura ha rinviato a giudizio l’ex dipendente della Banca Raiffeisen di Lugano che, il 21 dicembre 2018, volò a Panama dopo avere dirottato, su due conti all’estero, qualcosa come circa 14,5 milioni di franchi.

Alle Assise Criminali l’uomo dovrà rispondere innanzitutto dell’accusa di truffa per mestiere. Una truffa figlia di raggiri precedenti, come spiega la RSI, iniziati nel 2014 per foraggiare il suo stile di vita.

Quando capì che non sarebbe riuscito a coprire i buchi, il giovane decise di tentare il «colpaccio». Sul dark web rimediò il necessario, e una volta pronto scappò oltre oceano.

Il piano sventato da un cliente della banca

Il clamoroso piano fu sventato da un cliente della banca, che la mattina del 24 dicembre si accorse degli illeciti compiuti a suo danno. Nel pomeriggio l’istituto si rivolse al ministero pubblico, e il sostituto procuratore generale Andrea Maria Balerna dispose immediatamente il blocco dei due conti.

Atterrato a Panama l’ex consulente lo venne a sapere, e nei giorni successivi rientrò in Svizzera per costituirsi. Da allora si trova dietro le sbarre, dove sta già scontando anticipatamente la pena. Rischia fino a cinque anni di carcere.

Quanto al denaro, gli otto milioni e mezzo inviati negli Stati Uniti sono stati recuperati; il resto è sempre in Tunisia. Le malversazioni commesse nei mesi precedenti la fuga ammontano, complessivamente, a quasi mezzo milione di franchi.

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