Ticino Giornata mondiale contro il cancro infantile: «Il coraggio arriva dal bambino»

SwissTXT / pab

15.2.2021

Un giorno di solidarietà
Un giorno di solidarietà
Keystone

Oggi, 15 febbraio, è la giornata mondiale contro il cancro infantile. 

Un giorno di solidarietà e sostegno reciproco, come spiega alla RSI Alba Masullo, direttrice della Lega ticinese contro il cancro: «L'importanza delle giornate dedicate è proprio perché non resti una situazione vissuta in solitudine soltanto con la cerchia di chi si conosce, di renderla un po' più visibile al grande pubblico».

La medicina, in 40 anni, ha dato sempre più speranza a questi bambini. Si è passati dal 30 all'85% di possibilità di guarire. Una cifra che però spesso non fa tirare il fiato, come ammette Filippo, confrontato in passato con la malattia della figlia: «La prima cosa che ti dicono è di non navigare in internet e non guardare le statistiche. Per un paio di giorni lo fai, ma poi al terzo ci vai. Non ti rincuora sapere che per l'80% dei casi la cosa si risolve».

Alla fine di questo percorso c'è chi può gioire, altri, come Marianna, sono stati meno fortunati, ma la parola sconfitta viene rifiutata: «Non mi sento di aver perso la battaglia, grazie a mio figlio gli studi sono evoluti e le percentuale si sono alzate e le cure migliorate. Sono felice quando vedo dei bambini che ce la fanno, ho bisogno di loro».

Diverse iniziative di aiuto

Negli anni sono poi nate diverse iniziative di auto aiuto, come «Insieme con coraggio», che offre racconti per giovani malati e la possibilità di creare bandane personalizzate per nascondere i segni la chemio.

L'esperienza di chi ci è passato, è fondamentale: «Hai bisogno di qualcuno che ha passato questa esperienza per condividere le paure e fare tante domande, anche banali. Specie nella prima fase, quando la terapia non è ancora iniziata», dice ancora Filippo.

Momenti di difficoltà come quelli passati da Filippo, in Ticino ogni anno li vivono tra le 10 e le 20 famiglie, che trovano il coraggio e la forza di andare avanti grazie ai piccoli guerrieri. «Chi dà il coraggio è il bambino, che sostiene il genitore, come a dire 'pazienza, affronteremo questa battaglia'. Sono i nostri combattenti e noi genitori siamo chiamati a sostenerli in questo percorso, però abbiamo bisogno anche degli altri, da soli non ce la facciamo». Queste le parole di un'altra famigliare toccata dalla vicenda.

Misure di sostegno e accompagnamento amministrativo

Le parole di conforto, però, da sole non bastano, sostiene Masullo: «Bisogna mettere in atto delle misure di sostegno e accompagnamento amministrativo. Quando c'è una diagnosi di tumore in un bambino, la famiglia va in tilt».

Sotto il profilo dei costi, quelli delle cure sono a carico dalle assicurazioni malattia, ma ci sono anche altri costi correlati, a carico delle famiglie: «Ci sono le trasferte nel e fuori cantone. Bisogna prendere ad esempio una camera, fare la spesa, ecc. Sono spese che incidono sul budget famigliare».

Un aiuto in questo senso arriverà il prossimo 1° luglio, quando entrerà in vigore il congedo federale pagato di 14 settimane per la cura dei figli gravemente malati.

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