Grigioni Il Governo non vuole regolamentare le sigarette elettroniche

danu, ats

14.2.2023 - 18:44

Immagine illustrativa/foto d'archivio.
Immagine illustrativa/foto d'archivio.
KEYSTONE

La deputata Piera Furger (Centro, Mesocco) è molto preoccupata per l'uso delle sigarette elettroniche di nuova generazione da parte dei giovani. Il Governo retico ha risposto alle sue domande affermando di privilegiare una soluzione a livello nazionale e un approccio all'insegna della prevenzione e non della repressione.

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Nella sua interpellanza la granconsigliera mesoccona ha fatto riferimento ad una recente trasmissione della Radiotelevisione svizzera di lingua italiana (RSI) che ha trattato la diffusione massiccia delle sigarette elettroniche, in particolare di quelle di ultima generazione molto consumate dalle giovani generazioni.

Nelle sue risposte odierne il Governo grigionese ha spiegato davanti al Gran Consiglio che attualmente non esistono statistiche precise riguardanti l'utilizzo e la diffusione di sigarette elettroniche, sia a livello nazionale che a quello grigionese.

Ha aggiunto che nel Cantone vengono svolte regolarmente campagne informative che toccano i diversi temi legati alle varie dipendenze. In queste occasioni viene affrontato anche l'argomento del fumo.

Va rilevato che nei Grigioni la promozione della salute e la prevenzione competono in primo luogo ai Comuni. Mentre il Cantone sostiene l'informazione e la sensibilizzazione dei genitori e degli allievi attraverso le scuole.

I Grigioni non seguono il Ticino

Questa mattina Furger ha ricordato anche la decisione di ieri pomeriggio del Legislativo ticinese, il quale ha parificato a livello legislativo le sigarette elettroniche a quelle classiche.

Perciò le «e-sig» non potranno più essere vendute ai giovani sotto i 18 anni. La modifica della legge entrerà in vigore il prossimo primo luglio. Furger teme che i giovani ticinesi raggiungeranno la vicina Mesolcina per acquistare sigarette elettroniche di quarta generazione.

Dal canto suo l'Esecutivo ha spiegato che a tutt'oggi non sono state fatte considerazioni sulla possibilità di introdurre, a livello cantonale, regolamentazioni che vadano oltre le misure emanate dalla Confederazione, la cui legge entrerà presumibilmente in vigore all'inizio del 2024.