Grigioni Quasi 12 milioni per la ricostruzione di Bondo

ATS

6.6.2019 - 15:06

Il Governo grigionese ha approvato due sottoprogetti per la ricostruzione del villaggio di Bondo, in Val Bregaglia, in seguito alla devastante frana staccatasi dal Piz Cengalo nell'estate 2017, per un contributo complessivo di quasi 12 milioni di franchi.

Il primo sottoprogetto, «misure d'urgenza, sgombero e discariche», comprende tutte le misure immediate e di messa in sicurezza adottate, quali lo sgombero del materiale, la discarica nonché la gestione del traffico a livello comunale. La conclusione è prevista per il 2023. Il Cantone partecipa ai costi complessivi, pari a circa 12 milioni di franchi, con un sussidio di circa 9,6 milioni.

Il secondo sottoprogetto riguarda il ripristino delle infrastrutture forestali comunali, ovvero la realizzazione di un accesso sicuro per Bondo, il ripristino dell'allacciamento alla Val Bondasca nonché della rete principale delle canalizzazioni durante la fase acuta nel 2017. A questo scopo il Governo ha concesso un sussidio cantonale pari a circa 2,08 milioni di franchi per i costi complessivi pari a 2,6 milioni. Il progetto generale «ripristino a seguito della frana del Cengalo e delle colate detritiche di Bondo» comprende altri sei sottoprogetti.

Vittime, danni e donazioni

Otto escursionisti persero la vita nella tragica frana staccatasi dal Piz Cengalo il 23 agosto 2017, una delle più massicce avvenute in Svizzera negli ultimi 130 anni. Le successive colate di detriti e fango provocarono ingenti danni e gravi disagi al villaggio di Bondo e ai vicini abitati di Promontogno, Spino e Sottoponte. I danni alle costruzioni sono stati successivamente valutati in circa 41 milioni di franchi.

Il Comune di Bregaglia stima che nel periodo 2019-2023 dovrà far fronte a costi stimati in circa 30 milioni di franchi per la ricostruzione delle infrastrutture, per le misure di protezione, nonché per nuovi ponti, strade e sentieri escursionistici.

La colletta avviata dagli enti assistenziali e dal Comune ha raccolto ad oggi donazioni per oltre 14 milioni di franchi attraverso quattro canali: la Catena della solidarietà (5,9 milioni), il Conto donazioni del Comune (4,8 milioni), il Patronato svizzero per comuni di montagna (2,4 milioni) e la Caritas Svizzera (1,3 milioni). Le donazioni vengono impiegate in via sussidiaria in una seconda fase, vale a dire che dapprima vengono erogate sovvenzioni degli enti pubblici e prestazioni da parte delle assicurazioni.

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