Episodio di antisemitismo 19enne ebreo aggredito a Davos, la Polizia indaga 

mafr, ats

27.8.2024 - 11:19

A Coira un quarto della popolazione è straniera
A Coira un quarto della popolazione è straniera
Keystone

Un nuovo episodio antisemita si è verificato nella località turistica di Davos, nei Grigioni. Un ospite ebreo di 19 anni ha sporto denuncia dopo essere stato picchiato e insultato da due individui. 

Keystone-SDA, mafr, ats

Come affermato da Jonathan Kreutner, Segretario generale della Federazione svizzera delle comunità israelite (FSCI), la sicurezza degli ebrei è al momento critica ovunque. Intervistato da Keystone-ATS, Kreutner - che proprio ieri ha incontrato il giovane aggredito - sostiene che i casi simili si sono moltiplicati nell'ultimo anno.

Il violento episodio – secondo la testimonianza della vittima – è avvenuto nella nozte fra giovedì e venerdì scorso.

La polizia cantonale grigionese ha confermato l'aggressione. Secondo una portavoce, colluttazioni di questo tipo non avvengono di rado nelle serate in cui i giovani escono, ma la differenza in questo caso è che la vittima è di religione ebraica. Le indagini sono in corso.

Il Segretario generale della FSCI però è convinto che questo rappresenti un campanello d'allarme che dovrebbe avere un impatto sulle disposizioni di sicurezza. In alcune grandi città ciò è già avvenuto.

Di nuovo Davos

Si tratta di un altro - e non del primo - episodio di antisemitismo a Davos, ha sottolineato Kreutner. Il contesto è però cambiato, con il conflitto in Medio Oriente che sembra ora essere il motivo delle aggressioni.

In passato si è registrata spesso tensione fra ospiti ebrei e popolazione della città grigionese. Lo scorso inverno aveva riempito le pagine dei giornali la storia di un ristorante di montagna che non affittava slitte agli ebrei. La coppia di gestori è stata condannata a fine luglio per discriminazione razziale.

La visita Kreutner a Davos è parte di un progetto di dialogo. Dal 2019 membri della FSCI si rivolgono attivamente agli ospiti ebrei nelle destinazioni di vacanza, per sensibilizzarli agli usi locali.

Gli obiettivi si raggiungono insieme

Kreutner si è quindi voluto fare un'idea della situazione sul posto. Da quanto constatato, l'umore rimane positivo, molto più di quanto previsto da lui stesso. In generale, gli ospiti si mostrano aperti e amichevoli. 

Anche una chiacchierando con una dipendente attiva nel turismo, la situazione pare essere meno pesante di quanto si sia inizialmente raccontato. Secondo la donna, quest'anno va meglio del solito e l'ambiente è maggiormente positivo. A questo proposito, c'è anche a dire che, in parte a causa del conflitto israelo-palestinese, gli ospiti ebrei sono meno numerosi del solito.

«La sensazione è che solo insieme si possa arrivare a raggiungere gli obiettivi è maturata da entrambe le parti», ha detto il Segretario generale, che si dice però anche cosciente del fatto che tutto può cambiare velocemente. Nemmeno i grandi sforzi per il dialogo hanno impedito l'episodio violento della scorsa settimana. D'altronde, i programmi di prevenzione non possono influenzare la politica mondiale.