Benzina Proroga degli sconti in Italia, benzinai ticinesi in crisi: «Serve un intervento»

SwissTXT / red.

4.5.2022

Immagine simbolica.
Immagine simbolica.
KEYSTONE/Christian Beutler

Lunedì 2 maggio, con un decreto di legge da parte del Governo italiano, è stata decisa la terza riduzione delle imposte sui carburanti, con conseguenze dirette anche per i benzinai ticinesi, che già erano stati colpiti negativamente dalla pandemia.

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Come riporta la RSI, i frontalieri non si fermano quindi più nelle stazioni di servizio vicino al confine, causando perdite ingenti. Inoltre, i ticinesi vanno a fare benzina in Italia.

Le differenze di prezzo sono notevoli, come ha osservato anche la stampa italiana. Per un rifornimento di 50 litri, oltre confine si possono risparmiare ben 10 euro, sia per la benzina che per il gasolio.

Le parole dei benzinai

La RSI ha intervistato dei benzinai tra Caslano, Brissago e Gandria, che hanno spiegato: «Non guadagno proprio più nulla, non è possibile». Oppure: «A partire dalla fine di marzo ho stimato più o meno il 60% di perdite». E ancora: «Ho almeno un 50% di entrate in meno. Siamo io e mia moglie e due dipendenti». E infine: «Sono qui dal 1959 e non ho mai visto una cosa del genere. La cioccolata la mangia mia figlia, mia nipote o io. Tutto il resto bisogna buttarlo».

Inoltre, osservano, vicino ai distributori ci sono chioschi o negozi, anche loro penalizzati.

Secondo loro, nei prossimi mesi nemmeno i turisti potrebbero compensare la situazione. L'unica soluzione, per i gerenti, è un intervento diretto sui prezzi.