Locarno I cinque indagati raccontano i motivi della rissa alla rotonda

Swisstxt / Red

17.10.2022

Ti-press / Alessandro Crinari

I cinque giovani arrestati per aver picchiato il 26enne srilankese nella notte tra il 7 e l'8 ottobre hanno raccontato la loro versione dei fatti, riporta la RSI. Intanto contro alcuni di loro si ipotizza l'accusa di tentato omicidio.

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Il gruppo stava passando la serata all'esterno di un esercizio pubblico nei paraggi della rotonda. Una persona ubriaca, dicono, avrebbe iniziato a dar loro fastidio, all'inizio fuori dal locale, poi nell'area delle mura. A quel punto sarebbe apparso il 26enne richiedente d'asilo, che avrebbe detto di essere amico dell'uomo ubriaco e avrebbe mostrato di volerlo difendere.

Teneva in tasca un coltello, secondo gli indagati. Ma l'arma non è stata trovata e resta oggetto di accertamenti, operazione difficile perché la polizia è potuta intervenire molto tempo dopo i fatti e il giovane della svizzera interna non è al momento reperibile.

In ogni caso, stando alle testimonianze dei cinque ragazzi, si sarebbe generato un battibecco tra il 26enne srilankese e il gruppo, poi degenerato, più tardi, all'interno della rotonda, con pugni, calci e colpi di skateboard.

Ipotizzata l'accusa di tentato omicidio

Un'altra novità, ricorda sempre l'emittente di Comano, è che le immagini del video hanno spinto gli inquirenti a ipotizzare, per una parte dei cinque ragazzi, l'accusa di tentato omicidio.

L'inchiesta prosegue, coordinata dal procuratore pubblico Pablo Fäh. Rimangono ancora molti aspetti da chiarire sulla dinamica esatta e le singole responsabilità dei protagonisti.