Inchiesta Il 18enne aggredito a Cadempino picchiato e sequestrato per ore

SwissTXT / pab

9.2.2021

Immagine d'illustrazione
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archivio Ti-Press

Due pestaggi distinti: prima in Leventina, poi a Cadempino, con tanto di spranga e con la vittima tenuta per ore sotto sequestro. Emergono nuovi, inquietanti dettagli dall’inchiesta sull’aggressione subita da un 18enne il 28 gennaio.

Lo riporta la RSI, spiegando che tutto è iniziato nel tardo pomeriggio, a Riazzino. Tre dei cinque giovani finiti in manette lo hanno caricato sull’auto, prendendo la A2. Volevano portarlo in un luogo freddo e discosto. Per spaventarlo e picchiarlo indisturbati, nel tentativo di recuperare il denaro che doveva a uno di loro. Soldi – ma per ora gli interessati smentiscono – forse legati a traffici di droga.

Dopo essere uscito a Quinto il gruppetto ha cercato un posto isolato, in mezzo alla neve, dove il 18enne è stato malmenato (soprattutto a suon di schiaffoni). I quattro sono quindi risaliti in macchina, imboccando la via del ritorno. 

Poi la trasferta a Cadempino

Lungo il tragitto il capofila ha contattato gli altri due imputati, uno dei quali pure in credito con la vittima. Loro non si sono fatti pregare.

Verso le 21, a Cadempino, hanno preso in consegna la spranga e il ragazzo. Sotto gli occhi del terzetto hanno infierito su di lui, colpendolo ripetutamente in varie parti del corpo, tanto da renderne necessario il ricovero.

I cinque, d’età compresa tra i 20 e i 32 anni, si trovano tuttora dietro le sbarre. Venerdì verranno sentiti di nuovo dagli inquirenti. Tentato omicidio intenzionale l’accusa principale ipotizzata nei loro confronti.

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