Abusi Il giudice retico accusato di molestie resta attivo

Swisstxt / Red

13.12.2022

Immagine simbolica.
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KEYSTONE/Gian Ehrenzeller

Il giudice del Tribunale amministrativo dei Grigioni accusato di aver violentato una giurista praticante non è stato sospeso, riporta la RSI.

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I fatti sarebbero accaduti il 13 dicembre 2021. La commissione parlamentare che fa da organo di vigilanza sulla giustizia cantonale ha tolto l'immunità al 47enne, in modo da permettere l'inchiesta, ma attende che venga fatta più luce sulla vicenda prima di, eventualmente, revocargli la nomina. 

Il presidente della Commissione giustizia e sicurezza del Gran Consiglio, Julia Müller, lo ha confermato all'emittente di Comano. La decisione era stata presa in agosto e nel frattempo il magistrato lavorerebbe da casa e senza contatti con cancelliere e stagiste. 

Criticate le modalità d'indagine

Addetti del settore, politici e cittadini hanno criticato il fatto che non è stato chiamato in causa un procuratore straordinario fuori dal cantone, e il fatto che il giudice non sia stato arrestato.

Le indagini degli inquirenti sono state criticate anche perché il computer e il cellulare del giudice - con i quali avrebbe mandato messaggi compromettenti alla praticante - non sono stati sequestrati.

Nell'ufficio del 47enne e nella sua casa non sono nemmeno stati fatti rilievi per cercare tracce biologiche. Peter-Martin Meier, ex poliziotto e direttore dell'Istituto svizzero di polizia di Neuchâtel, ritiene queste modalità incomprensibile, come ha sottolineato a Inside-Justiz, citato dalla RSI.

L'accusato si dichiara innocente

Quest'ultimo si dice innocente e afferma che i rapporti sessuali, confermati dagli esami del DNA, erano consenzienti. La sua avvocata, Tanja Knodel, evidenzia come l'uomo abbia collaborato fin da subito con gli inquirenti, e che quindi sia convinto di non aver commesso reati. Spera che l'inchiesta dimostrerà che è innocente. 

La procura retica, come fa di solito, ha confermato che esiste l'inchiesta ma non ha fornito informazioni sul caso, rivelato da un articolo di Inside-Justiz e poi ripreso, con nuovi particolari, dai domenicali. 

La denuncia in marzo

L'inchiesta era stata aperta in marzo, quando la 24enne - non più attiva al Tribunale da fine 2021 - aveva denunciato i fatti. Ci sarebbero stati molti episodi, sempre peggiorati: da frasi molto esplicite si sarebbe arrivati alla violenza avvenuta nell'ufficio del Tribunale.

Dalla testimonianza, i reati che si prospettano per il giudice sono di coazione sessuale alla violenza carnale, sfruttamento dello stato di bisogno e molestie sessuali. 

Il procuratore pubblico Maurus Eckert ha parlato alla RSI di fattispecie che rientrano sotto il titolo 5 del Codice penale, cioè quello che parla dei reati contro l'integrità sessuale. Inoltre, l'uomo non sarebbe stato arrestato perché non c'è pericolo di collusione, di fuga o di ripetizione del reato.