Ticino Permessi, il PS chiede l'alta vigilanza sul Consiglio di Stato

SwissTXT / pab

7.9.2020

Permessi e operato del Governo sotto la lente.
Permessi e operato del Governo sotto la lente.
archivio Keystone

In relazione ai fatti emersi nel servizio di Falò «La vita degli altri», mandato in onda dalla RSI il 3 settembre, il Partito socialista chiede di attivare l’alta vigilanza sul Consiglio di Stato.

Nel servizio, si legge in un comunicato stampa, «sono stati messi in luce una serie di elementi estremamente preoccupanti, come controlli di polizia sproporzionati e gravemente invasivi della sfera privata ai danni di cittadini intenti a rinnovare il permesso di domicilio o per la concessione del permesso di dimora».

Per il partito è preoccupante anche «il non rispetto della giurisprudenza dei tribunali relativa ai criteri per rifiutare un permesso. Quel che è grave è che durante il servizio il capo del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi abbia parlato di precisa scelta politica nel non rispetto delle indicazioni del tribunale».

L’obiettivo dell’operazione, precisa il PS, «è fare chiarezza sulle procedure e le prassi adottate dall’Esecutivo e dal direttore del Dipartimento delle istituzioni, attribuendo le relative responsabilità politiche». Parallelamente alla richiesta di attivare l’Alta vigilanza, i socialisti hanno anche inoltrato un atto parlamentare sul tema.

Preoccupati anche PPD e PLRT

Anche PPD e PLRT hanno espresso preoccupazione per quanto emerso durante la trasmissione Falò, dove è stata evidenziata un’applicazione molto restrittiva della legge sulla migrazione, con un aumento negli ultimi anni delle decisioni negative, ma anche delle bocciature di queste decisioni da parte del Tribunale amministrativo.

Il direttore del DI Gobbi aveva affermato, durante la trasmissione, di non amare l'attuale Legge sul rilascio dei permessi e di volerla quindi applicare nel modo più restrittivo possibile, sia per quanto riguarda il peso dei precedenti penali, sia per le presunte residenze fittizie.

Ora l'Ufficio presidenziale del Gran Consiglio trasmetterà la richiesta del PS alla Commissione gestione e delle finanze del parlamento - competente per l'Alta vigilanza - che dovrà decidere se procedere.

Il gruppo leghista a sostegno del proprio ministro

Il gruppo parlamentare della Lega - hanno fatto sapere i suoi rappresentanti - sostiene l'applicazione «forte e restrittiva» attuata dal proprio consigliere di Stato in materia di rilascio di permessi agli stranieri. Sulla richiesta del PS i deputati leghisti si esprimeranno nelle prossime settimane.

Dal canto suo, il ministro leghista si dice preoccupato: «Preoccupato del fatto che si creda che l'Ufficio immigrazione e il servizio dei ricorsi al Consiglio di Stato avessero preso decisioni illegali, proprio perché di decisioni illegali non ce ne sono state», ha dichiarato Gobbi.

«L'Ufficio giuridico e l'Ufficio della migrazione hanno già proposto, diversi mesi fa, di adeguare la prassi in materia di reati, quindi di sicurezza pubblica, a quanto dettato in diverse decisioni da parte del Tribunale amministrativo». In sostanza Gobbi precisa come i suoi servizi si siano già adeguati a quanto indicato dai tribunali.

La questione, come detto, approderà in Parlamento, visto che il Governo dovrà rispondere a due atti parlamentari di PS e Movimento per il socialismo (MPS).

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