TicinoIl 're dei ponteggi' in attesa del processo, il legale: «Ritardi ingiustificati»
SwissTXT / pab
13.2.2021
L’inchiesta contro il "re dei ponteggi", avviata quattro anni fa nell’ambito dello scandalo sui permessi falsi, non sembra davvero conoscere pace. Mercoledì il legale dell’imprenditore kosovaro, Edy Meli, ha presentato un reclamo per ritardata giustizia.
E questo perché la procuratrice pubblica Petra Canonica Alexakis (subentrata ad Antonio Perugini) non ha ancora emesso il rinvio a giudizio, dopo che in ottobre aveva comunicato la chiusura delle indagini.
A più riprese la Corte dei reclami penali (Crp) ha già riconosciuto, su questioni puntuali, la denegata giustizia. In una decisione del 2019 la Crp invitava inoltre la procura a emettere «senza indugio» le sue decisioni.
Complessità dell’incarto, passaggio di consegne e reclami
Il Ministero pubblico, raggiunto dalla RSI, ha risposto che il dilatarsi dei tempi va ricondotto a più aspetti: la complessità dell’incarto (anche se la perizia giudiziaria sulle malversazioni compiute risale ormai all’agosto del 2018), il passaggio del dossier tra i due magistrati (peraltro annunciato, replica il difensore) e i reclami stessi inoltrati dal legale.
L’imputato è accusato di avere progressivamente vuotato – si parla di milioni di franchi – le casse delle sue società edili. Alla lunga lista di reati finanziari e fallimentari, che l’uomo contesta in larga misura, si aggiunge poi il capitolo dei permessi, per il presunto sfruttamento di alcuni operai stranieri.