COVID-19 «Il triangolo Como-Monza-Varese come Bergamo nella prima ondata»

ATS / sam

10.11.2020

Immagine d'illustrazione
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Keystone

La situazione legata al COVID-19 è particolarmente difficile anche a due passi dal confine elvetico, ossia nelle province di Varese e Como, da dove però giungono notizie discordanti.

«Il triangolo Como-Monza-Varese sta subendo quello che è successo a Bergamo nella prima ondata. La situazione è al limite delle possibilità e del collasso», ha detto Claudio Zanon, direttore sanitario dell'Ospedale Valduce di Como, in collegamento con l'Aria che Tira, sul canale italiano La7.

«In questo triangolo - ha aggiunto - da circa un giorno alcuni pazienti, per evitare di arrivare a dover scegliere chi curare e chi no, vengono mandati in altre province lombarde. Come è successo nella prima ondata della pandemia, si cerca di darsi una mano l'uno con l'altro per evitare di arrivare al completo collasso degli ospedali. La situazione è ampiamente compromessa e molto difficile», ha concluso Zanon.

La replica: «Il Sant'Anna di Como non è al collasso»

Pronta, in serata, è arrivata la replica di Fabio Banfi, direttore generale di Asst Lariana, che gestisce l'ospedale Sant'Anna di Como, struttura Hub-Covid, che ha a disposizione circa 320 posti letto affetti da coronavirus: «L'ospedale non è al collasso e continua a garantire cura e assistenza ai propri pazienti».

Tra i ricoverati vi sono 125 ventilati, di cui 27 in terapia intensiva, e 185 non ventilati. Nell'ambito dell'Azienda Socio Sanitaria Territoriale (Asst) Lariana vi sono 25 pazienti anche a Cantù, di cui 6 in terapia intensiva e 25 a Mariano Comense nella degenza di transizione. Nei pronto soccorso in attesa di ricovero vi sono 33 pazienti al Sant'Anna, 31 a Cantù e 2 a Menaggio, per un totale di 426 pazienti assistiti.

«La situazione è difficile - commenta Banfi - e certamente non abbiamo bisogno di allarmismi e drammatizzazioni eccessive che non fanno altro che demotivare e alimentare conflitti e ingovernabilità. Serve equilibrio e serve che ognuno faccia la propria parte, a tutti i livelli. Serve una forte rete ospedaliera territoriale, un'alleanza, una sinergia vera tra strutture pubbliche e private accreditate. Serve che nessuno si sottragga di fronte all'emergenza in corso».

Boom di contagi a Varese

E intanto, per la prima volta la provincia di Varese registra oltre 3'000 casi di Coronavirus in un solo giorno, per la precisione 3'081.

I sette ospedali di Varese e dintorni in questi giorni stanno fronteggiando la seconda ondata della pandemia senza 284 contagiati fra medici, infermieri, tecnici, operatori sanitari e personale amministrativo.

All'ospedale Circolo di Varese si consumano 15'000 litri di ossigeno al giorno.

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