«Il coronavirus me lo sono immaginato un virus un po' più pesante degli altri, ma non bisogna avere paura».
A dirlo un allievo delle scuole elementari di Molino Nuovo, che ha partecipato al laboratorio «Senza contagio» dell’Ideatorio dall’Università della Svizzera Italiana, il cui scopo è cercare di far capire ai più giovani cosa sono virus e batteri.
Una necessità, soprattutto in periodo di pandemia: «Se lo immaginavano come un animaletto e stavano svegli la notte per vederlo».
Grazie all’attività organizzata all’USI, i bambini hanno potuto capire che questi microorganismi si trovano ovunque intorno a loro, li hanno potuti raccogliere e potranno osservare il loro ciclo di riproduzione, per poi analizzarli.
Intanto, con i tempi che corrono, hanno tutti capito i gesti da adottare (evitare le strette di mano, mettere la mascherina, lavarsi le mani il più spesso possibile), anche grazie ai «mille fogli appesi in tutti i negozi, davanti praticamente a tutto, sulla strada».