Monte Gambarogno Monte Gambarogno, i responsabili dell'incendio chiamarono i pompieri... tedeschi

Swisstxt/ Red.

8.2.2022

Sono stati ricostruiti i fatti che scatenarono le fiamme sul Monte Gambarogno nella notte tra il 29 e il 30 gennaio, riporta la RSI. Due giovani svittesi verranno accusati di incendio colposo.

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Il 29 gennaio due giovani svittesi, un 26enne e un 28enne, partirono dall'Alpe di Neggia e si fermarono a bivaccare poco sotto la cresta, spiega la RSI. Nel verbale si sono detti ignari del divieto di accendere fuochi all'aperto, in vigore dal 13 gennaio scorso.

Durante la notte si svegliarono a causa delle fiamme che pensavano di aver spento: tentarono allora di domarle con dell'acqua e con gli scarponi. 

In seguito, si incamminarono verso l'automobile. Nel viaggio tentarono di chiamare i pompieri, scrivendo nel motore di ricerca del telefono «Feuerwehr Tessin». Il numero apparso era però quello della caserma della città di Tessin in Germania, ma i due non si accorsero dell'omonimia e effettuarono la chiamata.

Si interruppero però quando notarono che i soccorsi erano già arrivati.

Reato di incendio colposo 

I due speravano di non essere individuati, ma hanno espresso la loro tristezza per l'accaduto e durante l'interrogatorio hanno fornito la loro piena collaborazione.

Ora devono rispondere del reato di incendio colposo. Inoltre, il conto che forse dovranno pagare per i danni e per le operazioni di spegnimento potrebbe essere molto caro. 

Roland David, a capo della Sezione Forestale, aveva spiegato all'emittente di Comano che quando chi ha causato l'incendio, anche per negligenza, viene individuato, «lo Stato avvia tutta una procedura per il recupero dei costi», che possono arrivare a «150'000 franchi al giorno».