Ticino Inflazione e misure del PS, le reazioni

SwissTXT / red

10.8.2022

Per contrastare la corsa dei prezzi piace lo sconto sull'abbonamento Arcobaleno proposto dai socialisti
Per contrastare la corsa dei prezzi piace lo sconto sull'abbonamento Arcobaleno proposto dai socialisti
archivio Ti-Press

PLR, Centro e Lega condividono le proposte socialiste a livello federale, ma sono decisamente più freddi su quelle cantonali. Le controproposte dei partiti di Governo.

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Un pacchetto di misure, cantonali e federali, per alleviare le famiglie dall’inflazione. Le ha proposte mercoledì il Partito socialista ticinese, presentandole a Locarno.

E non sono tardate ad arrivare le reazioni dei partiti di Governo, sollecitate dalla RSI.

In generale per il Centro (ex PPD), PLR e Lega dei Ticinesi le proposte a livello federale - tra cui un forfait fino a 900 franchi alle famiglie o adeguamenti per le rendite AVS e AI - sono generalmente piuttosto condivisibili.

Ma non mancano i distinguo: «Personalmente – spiega il presidente del PLR Alessandro Speziali – mi è dispiaciuto che il Parlamento non abbia fatto delle concessioni sulle tasse sulla benzina. Sarei  stato un po’ più coraggioso e deciso una diminuzione dei prezzi».

Più scetticismo sulle proposte cantonali

Sono però le proposte a livello cantonale a suscitare qualche scetticismo in più. «Penso ad esempio all'aumento dello stipendio degli impiegati statali o all'aumento dei sussidi – dice alla RSI Sabrina Aldi della Lega –, ecco io non credo che sia questa la strada migliore per combattere l'inflazione».

Maurizio Agustoni, capogruppo del Centro, parla invece di misure troppo parziali: «Non c'è una parte che riguardi anche le persone - e sono la maggior parte - che non sono funzionari dello Stato che appartengono al ceto medio e che quindi non ricevono dei sussidi».

Per il PLR, le ricette dei socialisti danno troppo peso all'aiuto diretto. Si vorrebbero invece misure per ridurre il costo di beni e servizi, ma al contempo – specifica ancora Speziali – «risulta sicuramente interessante, anche in ottica di un potenziamento della mobilità, lo sconto dell'arcobaleno e su questo possiamo sicuramente entrare in materia».

Le «controproposte»

E dunque quali misure concrete si propongono per sgravare le conseguenze dell'inflazione? Tenendo conto che - a maggio, in votazione popolare - in Ticino si è voluto un pareggio dei conti entro la fine del 2025.

«Una prima misura è che la popolazione avrà la possibilità di votare già nell'immediato la riduzione delle imposte di circolazione – spiega Agustoni per il Centro – , che per una famiglia del ceto medio potrà comportare un risparmio da subito, quindi già dal 2023. Poi ci sono diverse misure fiscali che al momento stiamo discutendo, noi ne abbiamo presentate alcune mirate proprio per il ceto medio e che speriamo vengano incluse nel progetto di riforma fiscale globale che verrà presentato ancora nel corso di quest'anno. E per quanto riguarda l'equilibrio finanziario, in un bilancio di 4mila milioni di franchi sicuramente si trovano alcune decine di milioni a favore del potere d'acquisto, della qualità di vita del ceto medio, senza per forza fare tagli draconiani».

I liberali vogliono invece tenere il «focus» sulla riduzione dei costi di beni e servizi, con un occhio particolare per la sanità: «per esempio, nel 2019, come gruppo PLR in Parlamento abbiamo depositato una proposta, ovvero aumentare la deduzione delle casse malati che possiamo fare attraverso le nostre imposte e collegare questa deduzione all'andamento del costo medio della cassa malati – commenta Speziali –. È più importante avere delle misure che servono per ridurre i costi dei beni e servizi e questo vuol dire magari anche semplificare delle leggi».

«La Lega – dice da parte sua Sabrina Aldi – si sta comunque muovendo e si sta battendo per proporre anche una serie di sgravi fiscali, pensiamo ad esempio alla riduzione della tassa di circolazione. O ancora: a fine mese la Lega lancerà un'iniziativa popolare dove chiederemo di poter dedurre integralmente i premi di cassa malati. Si tratterà di capire le singole misure quanto costano, per questo non vedo molto percorribili delle misure troppo ampie e generalizzate».

Insomma, l'inflazione resterà sicuramente al centro delle discussioni di tutti i partiti e qualche compromesso dovrà essere fatto.