Fumo La diffusione delle e-cig alle Medie di Mendrisio preoccupa

SwissTxt / Red.

5.10.2022

Nell'immagine d'illustrazione un "vecchio" modello di e-cig.
Nell'immagine d'illustrazione un "vecchio" modello di e-cig.
© Ti-Press

I timori per la salute degli alunni aumentano alle Medie di Mendrisio, vista la diffusione delle sigarette elettroniche che, visto il loro design vengono nascoste facilmente. «Oltre agli allievi colti in flagrante, c'è un florido commercio» avverte l'istituto, che scrive ai genitori. Lo rivela la RSI.

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La direzione delle scuole medie di Mendrisio ha scritto ai genitori degli allievi, mettendoli in guardia sull'aumento del numero di ragazze e ragazzi che fumano le sigarette elettroniche di nuova generazione.

Siccome sono più discrete, alcune sembrano normali evidenziatori, penne o chiavette USB,  si confondono bene in una borsa o in un astuccio: «Negli ultimi giorni abbiamo assistito a un vero boom, e oltre a qualche allievo colto in flagrante, sappiamo anche di un florido commercio!» scrive nella missiva la scuola.

La preoccupazione è emersa anche in altri istituti, come ha confermato alla RSI Tiziana Zaninelli responsabile della Sezione insegnamento medio del Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport (DECS). Un fenomeno non diffuso ovunque allo stesso modo.

Da parte del DECS c'è la volontà di produrre documentazione con l'équipe del medico cantonale. Lo stesso Consiglio di Stato pochi mesi fa aveva proposto di equiparare le e-cig alle sigarette tradizionali. Anche quelle senza nicotina non potranno essere vendute a minorenni né fumate o consumate negli spazi comuni chiusi.

Giova ricordare che, in un sondaggio del 2018, il 3% dei ragazzi ticinesi dai 15 anni in su dichiarava di essere già dipendente alle alternative alla sigaretta classica.