COVID-19 La Lombardia torna zona gialla, il Governo ticinese chiede test rapidi per chi rientra

SwissTXT  / pab

1.2.2021

Immagine d'illustrazione
Immagine d'illustrazione
KEYSTONE / Ti-Press

Riaprono negozi, bar e ristoranti in Lombardia, che da oggi (lunedì) è zona gialla. Chi abita in Svizzera può quindi ora attraversare il confine con la regione anche senza un motivo specifico, ma serve però un tampone negativo fatto nelle ultime 48 ore.

Una regola valida fino al 5 marzo. Le norme, ovviamente, sono valide anche per l'enclave di Campione d'Italia, dove gli esercizi pubblici possono tornare ad accogliere clienti.

Il Lombardia è ora consentito muoversi liberamente tra i comuni, ma sarà ancora vietato, fino al 15 febbraio e per tutti, spostarsi da una regione all'altra. Resta il coprifuoco dalle 22.00 alle 5.00 che si può infrangere solo per «comprovate esigenze», motivi di lavoro, salute ed emergenze.

Nella zona gialla i bar resteranno aperti dalle 5.00 alle 18.00, dopo è vietato l'asporto dai locali senza cucina. Anche i ristoranti saranno aperti fino alle 18.00, dopo è permessa la consegna a domicilio e fino alle 22.00 è possibile comprare cibo da asporto. Sarà inoltre possibile visitare un museo o ammirare una mostra dal lunedì al venerdì, ma non nei festivi e comunque con ingressi contingentati.

Aperti nei giorni feriali i centri commerciali: di sabato e nei festivi farmacie, tabaccherie, edicole e alimentari situati al loro interno resteranno comunque aperti.

Consiglio di Stato in allerta

E proprio il fatto che da oggi si possa andare in Lombardia e in Piemonte senza un motivo specifico ha messo in allerta il Consiglio di Stato ticinese.

L'Esecutivo ha scritto al Consiglio federale per chiedere l'introduzione di contromisure puntuali per frenare il turismo degli acquisti e gli spostamenti in Italia non necessari. Si parla di test rapidi per chi rientra in Svizzera e di divieto di recarsi in Lombardia e in Piemonte per spesa e ristorazione.

Il Consiglio di Stato ha pure sollecitato Berna a rispondere rapidamente, chiedendo che le restrizioni vengano attuate fino a fine febbraio.

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