MaltrattamentiLa polizia al nido, una coppia di genitori: «uno shock»
Swiss TXT/pab
6.9.2020 - 18:35
«Abbiamo visto la polizia al nido ed è stato uno shock”, a raccontarlo alla RSI è una coppia, che portava la figlia all'asilo nido del Luganese dove sono state arrestate due educatrici.
La segnalazione è partita da un genitore che ha notato dei lividi sospetti e ha poi insistito per far installare delle telecamere nella struttura, che la polizia ha piazzato in giugno. Quando a metà settimana gli agenti si sono presentati all'asilo nido c'era quindi materiale probatorio sufficiente.
Il giudice dei provvedimenti coercitivi ha confermato l'arresto di una 41enne cittadina portoghese e di una 24enne cittadina svizzera. Stando a quanto riportato dalla RSI, le due donne avrebbero ammesso parzialmente i fatti. I maltrattamenti sarebbero stati sui più piccoli: strattonamenti, pannolini lasciati sporchi per ore, pianti prolungati dei piccoli e risposte cattive quando i bimbi chiedevano dei genitori.
Garanzia di apertura nel rispetto dei requisiti
«Siamo molto tristi per questi fatti e manifestiamo la nostra vicinanza alle famiglie e, compatibilmente con gli obblighi dell’inchiesta, il nostro ufficio garantirà che se la struttura rimarrà aperta è perché saranno rispettati tutti i requisiti del caso», ha dichiarato ai microfoni della RSI Marco Galli, responsabile dell'Ufficio cantonale del sostegno a enti e attività per le famiglie e i giovani. «Rimaniamo d’altro canto a disposizione delle famiglie - ha proseguito - per ogni tipo di supporto e per la ricerca di soluzioni alternative, ma anche eventualmente tramite il delegato per l’aiuto alle vittime».
La polizia ha già sentito, in questi giorni, alcuni genitori cui ha riferito quanto subito dai figli. Malgrado la struttura abbia già provveduto ad assumere tre nuove educatrici, diversi genitori hanno desistito dal riportarvi i loro bambini, pretendendo un rimborso della retta.