PandemiaVerzasca presa d'assalto dai turisti, disagi al traffico
SwissTxt / pab
19.7.2020
La valle è presa d’assalto dai turisti, soprattutto confederati. Sono state quindi prese le prime misure contro il traffico.
Dopo le colonne segnalate negli scorsi giorni, il fine settimana di bel tempo ha visto registrare un nuovo pienone di turisti in valle Verzasca, tra le più suggestive e pittoresche di tutto il Ticino.
A riversarsi in riva al fiume in cerca di refrigerio e tintarella molti italiani (forse ancora memori del video postato sui social che aveva ribattezzato questi luoghi «Le Maldive di Milano» nel 2017) ma a farla da padrone sono i turisti confederati, svizzerotedeschi in particolare.
L’associazione dei comuni di valle è corsa ai ripari introducendo alcune misure per dosare il traffico a Lavertezzo, ma uno dei problemi riguarda anche la penuria di parcheggi.
Autorità locali poco preparate?
«C'è troppa gente per rapporto a quanti posteggi ci sono a disposizione», spiega Fabio Badasci, presidente dell'Associazione comuni della Valle verzasca e Piano, ai microfoni della RSI.
«Il problema, continua Badasci non è comunale perché i siti dove si potrebbe fare dei lavori sono "fuori zona" e quindi di competenza della Confederazione, che non ti lascia far nulla. Avevamo anche dei progetti per ingrandire la piazza di giro a Lavertezzo per i bus ma i vari uffici competenti ci dicono che non è possibile».
Il servizio di linea con i bus è stato rafforzato e si pensava di fare la spola anche con alcuni bus navetta ma neppure a valle sono stati trovati dei parcheggi a sufficienza. «Sembrava avessimo trovato un accordo con la Coop almeno per la domenica ma per finire non siamo riusciti a finalizzare», continua Badasci.
Lo stesso Badasci ammette: «La storia del Coronavirus ci ha colto impreparati, come la storia de "Le Maldive di Milano". Si tratta d un afflusso veramente straordinario. Ci siamo anche un po' fermati con i nostri provvedimenti. Dobbiamo per esempio assolutamente risolvere la stretta di Lavertezzo».
Ci vuole insomma una mano anche da parte del Cantone per sbloccare alcuni progetti già esistenti.