Piante invasive Le palme invadono i boschi ticinesi, il Cantone scende in campo

Swisstxt

28.4.2022 - 10:46

La palma di Fortune è molto diffusa nei parchi e giardini ticinesi, ma si è ormai espansa nei boschi e in altri ambienti naturali provocando problemi. Ecco perché il Dipartimento del Territorio (DT) ha deciso di agire, fornendo delle raccomandazioni ai cittadini.

La palma di Fortune, che è chiamata anche (erroneamente) palma ticinese, è una specie neofita invasiva. Il vegetale, perenne sempreverde di origine asiatica, è molto diffuso nei parchi e giardini, dai quali si è espanso nei boschi a causa di alcune specie di uccelli che, ghiotti dei semi, li trasportano anche a grandi distanze.

La sua propagazione, fa sapere il DT, riduce la biodiversità degli ecosistemi locali e facilita l’erosione del suolo a causa delle sue radici piccole e corte, che non permettono di stabilizzare il terreno. Le fibre che ricoprono il fusto possono anche aumentare la forza degli incendi.

Il DT ha quindi deciso di agire, sensibilizzando la popolazione e fornendo delle raccomandazioni di comportamento. Per evitarne la propagazione nei boschi, il Cantone, ricordando che per legge chiunque abbia una palma sui suoi terreni deve adottare misure di contenimento, invita la popolazione ad agire. 

Quali misure prendere?

Per diminuirne la propagazione nei boschi, il cantone, ricordando che per legge chiunque abbia una palma sui suoi terreni deve adottare misure di contenimento, suggerisce tre misure: la rimozione della pianta, il taglio delle infiorescenze durante o la sostituzione con delle palme indigene.

Secondo il DT la misura più efficace e più economica è la rimozione della pianta tramite un taglio alla base e l’estirpazione delle giovani piantine cresciute nei dintorni.

Il secondo consiglio è il taglio delle infiorescenze durante il mese di maggio, prima della produzione dei frutti, operazione però onerosa, poiché da ripetere ogni anno e non sempre semplice, se la palma è molto alta.

Il Cantone infine fa sapere che la palma di Fortune può essere sostituita con delle piante indigene a favore della biodiversità come ad esempio il corniolo (Cornus mas), il nocciolo (Corylus avellana) o il viburno (Viburnum lantana).

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