EpidemiaLo sfogo di un'artigiana ticinese: «Senza aiuti come faccio a vivere?»
SwissTXT / pab
12.12.2020
«Sono un'artigiana ticinese con ditta individuale, sono designer e produco, lavoro prettamente con gli eventi. Dal 17 settembre non mi stanno più erogando le indennità IPG per ricalcolo, le manifestazioni sono completamente bloccate. Io mi domando: in Svizzera, con il costo della vita, come facciamo a vivere?».
È lo sfogo di Roberta Ferrari, incontrata e intervistata dalla RSI al mercatino di Natale di Lugano, dove è presente da molti anni.
Non è l'unica in questa situazione, a vivere il malessere a cui ora dà voce. «Dai primi di marzo, quando è stata annullata la fiera di Monaco di Baviera, ho lavorato 17 giorni in tutto il 2020», spiega, e, come detto, da metà settembre non ha più nemmeno l'entrata sostitutiva garantita dallo Stato.
«Sono bloccata, non mi fanno lavorare, annullano tutto. Sui giornali si legge di aiuti, ma io a casa mia, nelle mie tasche, non ho visto ancora niente», afferma. «È una vergogna, oltre tutto continuo a pagare l'IVA anche se quest'anno non ho superato i 100'000».
Forse la svolta: erogazione degli aiuti prima di Natale?
Roberta ha scritto al comune per chiedere di rivedere l'affitto della casetta al mercato, che da domenica, per decisione federale, dovrà restare chiuso. Dal Dicastero eventi dice di aver trovato comprensione.
A fine novembre, in una lunga e-mail a diversi funzionari cantonali, aveva spiegato la sua situazione, l'impossibilità di coprire le spese e la difficoltà a pagare le fatture. «Il Governo ci sta lavorando», era stata in sintesi la risposta. Ma proprio oggi, sabato, c'è forse stata una svolta: una chiamata con la richiesta di altri documenti, accompagnata però dalla promessa di un'erogazione degli aiuti forse già prima di Natale.