Ticino L'ombra del COVID-19 sul calcio regionale

SwissTXT / pab

4.9.2020

Immagine d'illustrazione
Immagine d'illustrazione
archivio Keystone

La federazione ticinese di calcio ha deciso di rinviare la partita Riva - Rancate che si sarebbe disputata sabato alle 19.30 a Riva San Vitale. Il motivo? Venerdì scorso almeno otto giocatori di terza lega erano al Montezuma.

Nei giorni seguenti si sono allenati e mercoledì alcuni di loro sono scesi in campo. Tre hanno giocato contro il Maroggia, che ora conta a sua volta tre giocatori in quarantena perché sono stati al disco pub di Novazzano. C’è poi un altro giocatore che milita nel Rancate e anche lui ha giocato mercoledì.

Per la federazione ticinese di calcio sta alle società gestire la situazione: «Non possiamo sospendere un girone o una partita. L’unica alternativa che avremmo è sospendere tutti i campionati. Se la situazione dovesse diventare ingestibile, ma speriamo di no, interverremmo», ha dichiarato ai microfoni della RSI il presidente Fulvio Biancardi.

Cinque giocatori del Riva San Vitale in quarantena

La società più colpita è il Riva San Vitale che ha cinque giocatori in quarantena, quattro per esser stati al Montezuma e uno perché tornato da un Paese a rischio.

Mercoledì la squadra ha giocato contro il Maroggia. «Appena abbiamo scoperto il tutto li abbiamo messi fuori rosa – ha dichiarato, sempre alla RSI, il vicepresidente Ruben Tiraboschi – Uno mercoledì sera ha giocato, purtroppo non eravamo a conoscenza della situazione e quindi l’abbiamo lasciato scendere in campo».

Mercoledì c'erano in campo anche 3 giocatori del Riva ora in quarantena, vi preoccupa? «Siamo abbastanza sereni. – dichiara Tiraboschi – I giocatori sono asintomatici e in quarantena. Altri giocatori non hanno nessun sintomo. Se la FTC ha organizzato un campionato, la paura c’è sempre e prima poi qualcosa dovrà succedere».

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