Nuovo incarico "L'umiltà" di Claudia Solcà

SwissTXT / pab

16.1.2019

Claudia Solcà
Claudia Solcà
Keystone

"Si comincia con umiltà, come ogni qualvolta si affronta una nuova funzione giudiziaria, studiando". Così Claudia Solcà, presidente della nuova Corte d'appello federale che si è insediata dal 1. gennaio tra le mura del Tribunale di Bellinzona, commenta l'avvio di questo nuovo incarico.

Eletta giudice federale lo scorso giugno dalle Camere a Berna, Solcà prevede molto lavoro nella nuova entità giudiziaria: stima infatti che circa la metà dei verdetti pronunciati ogni anno dal Tribunale penale federale di Bellinzona approderà in secondo grado. "Pensiamo che almeno 30-35 sentenze potranno essere impugnate in appello", spiega.

Classe 1966, la giudice ticinese ha alle spalle una lunga carriera prima come procuratrice pubblica e poi come giudice dei provvedimenti coercitivi. Una donna che si è fatta strada in un mondo prevalentemente maschile? "Non lo so. - risponde - A livello cantonale, per quanto riguarda le autorità giudiziarie la questione femminile è ben supportata. Poi è vero che anche al TPF non sono la prima donna presidente di Corte, c'è stata una giudice anni fa e adesso io".

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