Forti piogge Maltempo: revocata l'allerta, molto lavoro per il ritorno alla normalità

SwissTxt / pab

30.8.2020

Cinque abitazioni evacuate per il maltempo nel Gambarogno sabato sono tornate ad essere agibili. L'allerta meteo è stata tolta. Primo bilancio di Roland David, capo della Sezione forestale del Dipartimento del Territorio.

Lento e graduale ritorno alla normalità in quasi tutto il Canton Ticino, Poschiavo e Bregaglia, flagellate da abbondanti piogge e forti venti nelle ultime ore.

La situazione sul fronte del maltempo è migliora tanto che, come fa sapere Luca Nisi dell'istituto di Locarno Monti alla RSI, l'allerta meteo di grado 5 (su 5) è terminata domenica alle 15h00: «È rimasta in vigore fino alle 15h00 per permettere a questa fase più attiva di attraversare le regioni anche al Sud delle Alpi, compresa la Bregaglia e Poschiavo. Di seguito le precipitazioni cesseranno praticamente ovunque».

Cinque case di nuovo agibili

Si è al lavoro ovunque per liberare strade, vie e cantine dai detriti, soprattutto nel Sopraceneri, zona più colpita dagli acquazzoni. 

Anche nel Gambarogno, una delle regioni più toccate in assoluto in questi due giorni, piano piano si sta tornando alla normalità. Delle sei case evacuate a causa del maltempo, cinque hanno ricevuto il via libera e torneranno agibili nel corso della giornata di domenica.

Il sindaco Tiziano Ponti conferma alla RSI: "Dopo aver passato la fase più critica di ieri ci troviamo ora con una serie di grossi disagi. Ci sarà molto lavoro da fare nelle prossime settimane per ripristinare il tutto"

Restano tuttavia tre altri edifici sul territorio ticinese in attesa del sopralluogo: uno a Gudo, uno a Bissone e uno ancora nel comune locarnese.

In Verzasca il quantitativo maggiore di pioggia

L’intensità delle piogge è stata notevole. I meteorologi si aspettavano accumuli d’acqua fino a 300 litri al metro quadrato in poco più di due giorni e le loro previsioni hanno trovato conferma.

La situazione, grazie anche all’alternarsi di fenomeni temporaleschi e momenti di tregua, non ha però mai assunto il carattere di drammaticità che si poteva temere.

Il primato della quantità d’acqua per metro quadrato è probabilmente stato registrato in Verzasca. Stando ai dati provvisori dell’Osservatorio ambientale della Svizzera italiana, la stazione di misurazione di Lavertezzo-Aquino dalla tarda mattinata di venerdì ne ha totalizzati ben 346 litri, 20 in più quelli misurati in tutto il mese di agosto dello scorso anno.

A Locarno sono stati 260, a Cadenazzo, all’Alpe di Neggia e a Camedo sono stati oltre 250. A Biasca si sono superati i 217. A Maggia i 200. A Robiei i 199. A San Bernardino i 190. A Carena i 180. A Giubiasco i 160. A Bedretto i 150.

Molto meno colpiti il Luganese (in città sono caduti 127 litri d’acqua) e, ancor meno, il Mendrisiotto (la stazione di Stabio ne ha misurati 59).

Continua a salire il livello del Verbano

La cessazione delle precipitazioni ha rapidamente determinato una riduzione della portata dei fiumi, ma continuano a convogliare verso il Verbano notevoli quantità d’acqua.

Quella della Maggia che domenica mattina si era ingrossata fino a 1'400 metri cubi al secondo si è ridotta rapidamente a 1'000. Quella del Ticino che aveva superato i 700 è calata a meno di 500.

Di conseguenza è diminuita anche la velocità di crescita del livello del Lago Maggiore che tra venerdì e sabato è cresciuto di oltre a quota 193,35. Secondo il Centro geofisico prealpino di Varese alle 16h00 di domenica il Verbano era arrivato a toccare i 193,77 metri, quasi mezzo metro in più di sabato. 

Un primo bilancio

Le forti precipitazioni sono ora alle spalle ed è già tempio dei primi bilanci: «Da domani (lunedì ndr.) censiremo quanto è successo in questi tre giorni. In alcune situazioni più critiche si valuteranno già oggi (domenica, ndr) i primi interventi di messa in sicurezza», ha fatto sapere Roland David.

Secondo il capo della Sezione forestale del Dipartimento del territorio del canton Ticino, le cose sono andate tutto sommato bene: «L'acqua sta ancora defluendo, evidentemente servirà ancora qualche ora. Pensando ai quantitativi scesi, davvero importanti, il sistema ha retto e non ci sono state conseguenze dirette per la popolazione».

Nelle ultime 48 ore nel Ticino centrale sono scesi tra i 200 e i 250 millimetri d'acqua, con punte di 320 in Valle Verzasca e in Valle Lavizzara.

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