Sessanta chilometri all'ora e possibile dosaggio del traffico all'interno della galleria Mappo Morettina.
Sono misure ritenute necessarie dalla Confederazione, da gennaio proprietaria della strada che collega Bellinzona sud ad Ascona. Un rapporto dei tecnici dell'USTRA ha infatti rivelato importanti criticità.
Le anomalie maggiori riguardano in particolare le uscite di sicurezza situate a 600 metri una dall'altre, invece che a 250, come ad esempio nella galleria autostradale del San Gottardo.
Regole cambiate o diverse da quelle federali?
La Galleria Mappo-Morettina ha 25 anni. Sono cambiate le regole? O quelle federali sono diverse da quelle cantonali? «Entrambe le cose - risponde Eugenio Sapia, portavoce di USTRA Ticino, ai microfoni della RSI - In questi anni vi è stata un'evoluzione normativa, e in questo ambito la norma 197/2 prevede che le vie di fuga siano posizionate ogni 300 metri».
Alcune misure, sia a lungo che a corto termine, l'USTRA le ha già pensate e attuate. Già da marzo, secondo quanto riferito da Sapia, è stato effettuato un potenziamento dell'illuminazione e l'abbassamento della velocità massima a 60 hm/h quando il traffico supera i 1'250 veicoli per ora e direzione.
«A medio termine l'USTRA sta avviando un progetto di risanamento globale della galleria - precisa il portavoce - che oltre all'adeguamento delle distanze delle vie di fuga, dovrà risolvere per esempio le problematiche riguardo l'impiantistica e i dispositivi di sicurezza. In questo contesto rientra anche il dosaggio del traffico che potrebbe essere una misura da implementare in futuro sulla base del reale aumento di traffico».
«Possibile effetto collaterale negativo sulle nostre strade»
L'ipotesi di dosaggio ha fatto storcere il naso a più di una persona. Il municipale locarnese Paolo Caroni si è detto perplesso e preoccupato per gli effetti sull'asse stradale comunale.
Stessa preoccupazione da parte del vicesindaco di Minusio Alessandro Mazzoleni. «Ci coglie un po' di sorpresa - ha spiegato -. Non tanto la limitazione a 60 chilometri orari o gli interventi di miglioramento e sicurezza, ma il fatto che vengano prese delle misure che potranno poi ad avere un effetto collaterale negativo sulle nostre strade. Questo senza averci interpellati prima, con una decisione calata dall'alto. Magari ci sono delle soluzioni alternative».
Per il momento si tratta solo di ipotesi e la stessa USTRA intende approfondire lo studio nell'ottica di un più ampio progetto di ristrutturazione.