PandemiaMascherine obbligatorie? «Si deve agire con proporzionalità»
SwissTxt / pab
31.7.2020
Il direttore della Divisione salute pubblica ticinese Paolo Bianchi alla RSI: «Il Governo ticinese discuterà delle mascherine obbligatorie, ma i nuovi contagi sono pochi».
Paolo Bianchi, direttore della Divisione della salute pubblica del canton Ticino, giovedì sera durante il Telegiornaledella RSI, ha fatto il punto sul quadro epidemiologico a sud del San Gottardo, dopo l’allarme lanciato dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) in merito all’evoluzione preoccupante dei contagi in Svizzera.
«Rispetto all’esperienza della prima ondata, questa volta il Ticino non ha il primato dei nuovi contagi giornalieri, non dobbiamo però abbassare la guardia, ha affermato Bianchi, la situazione è stabile e i casi restano al di sotto dei 10 al giorno, ma sappiamo quanto possa essere rapida l’evoluzione dei contagi».
Obbligo delle mascherine anche in Ticino?
L’UFSP ha consigliato ai cantoni di rendere obbligatorio l'uso della mascherina nei negozi, un provvedimento auspicabile anche in Ticino? «La discussione è già stata affrontata, afferma Bianchi, sappiamo che nel cantone c’è un appello insistente da parte dei medici e dei professionisti della sanità affinché si introduca questa misura»
Il Governo secondo Bianchi tornerà a discuterne, ma «sappiamo anche che l’evoluzione dei casi ora è stabile: dobbiamo agire con proporzionalità, tenendo conto dell’accettazione che la popolazione può avere delle varie misure. Penso che la prima fase ci abbia insegnato che le misure adottate sono state prese al momento giusto».
L’avviso dell’UFSP, continua Bianchi, è forte, «ma è innanzitutto un appello al coordinamento fra i cantoni», che arriva in una situazione dove sono di nuovo i cantoni ad essere competenti e che di conseguenza stanno adottando misure che variano a seconda del quadro epidemiologico.
Regole meno seguite nel resto della Svizzera?
In merito ai molti turisti svizzeri che visitano il Ticino, Bianchi spiega: «Qui, i numeri sono bassi anche grazie al comportamento disciplinato della popolazione. I turisti svizzero tedeschi sono appunto turisti, quindi vivono una situazione in cui l’attenzione e il rispetto di certe regole viene un po’ meno».
«La situazione attuale in Svizzera e l’evoluzione dell’epidemia dimostra che le misure anti-coronavirus sono osservate meno scrupolosamente oltre San Gottardo. Facciamo però parte dello stesso Paese: non è immaginabile adottare misure specifiche nei confronti delle persone che soggiornano in Ticino», conclude Bianchi.