S'ipotizza l'omissione di soccorso Morte della 19enne al rave party di Roveredo, sentiti tutti gli imputati

SwissTXT / red

15.9.2023

Immagine d'illustrazione
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KEYSTONE/GAETAN BALLY

Venerdì mattina si è svolto anche l’interrogatorio dell’ultimo dei tre organizzatori sotto inchiesta per la morte della 19enne a margine del rave party.

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Gli inquirenti hanno interrogato tutti e tre gli imputati per la morte della 19enne del Luganese, avvenuta il 27 novembre 2022, a margine del rave party tenutosi alla diga della Roggiasca.

Il 24enne ticinese era già stato sentito in agosto. Ora è toccato agli altri due organizzatori dell’evento, entrambi di nazionalità italiana, che il giorno del decesso accompagnarono la ragazza, ormai in fin di vita, all'Ospedale San Giovanni di Bellinzona. Il verbale del secondo si è svolto la scorsa settimana; quello del terzo venerdì mattina.

Il reato ipotizzato è l’omissione di soccorso. Il procuratore pubblico Martino Righetti, che coordina l’inchiesta, ritiene cioè che i tre avrebbero potuto e dovuto prestare prima aiuto alla giovane, come impone la legge quando qualcuno si trova in imminente pericolo di morte.

Gli interessati respingono gli addebiti mossi nei loro confronti. Quanto dichiarato dal terzetto divergerebbe però dalle deposizioni di alcuni testimoni e da altri riscontri raccolti nel corso delle indagini.