DrammaUna recluta dei granatieri muore durante una marcia a Isone
ATS
14.7.2020
Una recluta della scuola di granatieri di Isone è morta martedì mattina durante una marcia di prestazione. Il giovane è stato presto trovato senza vita accanto al percorso, ma non è stato possibile rianimarlo.
Una recluta della scuola di granatieri di Isone è morta martedì mattina durante una marcia. Si tratterebbe, stando alla RSI, di un 21enne vodese.
I familiari sono stati informati. Questi ultimi come pure i commilitoni della persona deceduta vengono assistiti da specialisti di aiuto psicologico.
Il Comando dell'esercito esprime le più sentite condoglianze ai familiari della vittima ed è vicino a loro in questo difficile momento, si legge nella nota del Segreteria generale del Dipartimento della difesa (DDPS). La giustizia militare ha avviato un'inchiesta.
Dopo una partenza in sezioni, i militi hanno svolto una prova individuale di 6,5 chilometri all'interno della piazza d'armi.
Assente all'arrivo, la recluta è stata ritrovata a bordo percorso dopo una breve operazione di ricerca, ma non ha potuto essere rianimata né dai quadri che hanno prestato le prime cure né dal personale sanitario civile prontamente giunto sul posto con un elicottero della REGA.
Eccellente forma fisica
La scuola dei granatieri richiede uno stato eccellente di forma dei candidati, ha indicato il portavoce dell'esercito Stefan Hofer a Keystone-ATS.
I criteri di ammissione sono severi: i giovani devono ottenere un minimo di 90 punti alla prova fisica di reclutamento, ovvero un punteggio molto alto, per poter far parte dell'élite dell'esercito.
A tutto questo si aggiunge un test attitudinale di due giorni, seguito da una nuova selezione che si protrae nel corso della scuola reclute. I prescelti sono infine sottoposti a esami medici e psicologici.
In 35 anni otto morti per motivi medici
Escluso l'episodio di oggi, negli ultimi 35 anni sono stati otto i decessi per motivi di salute avvenuti durante le Scuole reclute in Svizzera.
La morte più recente riguardava fino ad oggi quella avvenuta nel 2012 a una recluta per un arresto cardiaco a Bière (VD). Nel 2009, ad Airolo, un milite 19enne era morto giocando a calcio. Nel 2003 a Birmensdorf (ZH) era invece stata una corsa di 12 minuti a risultare fatale.
La meningite ha fatto in totale tre vittime, episodi che hanno reso necessarie cure per tutte le persone entrate in contatto con le vittime. In un caso di vent'anni fa circa 700 persone erano state curate con antibiotici.
Nel 1996 un comandante di compagnia è stato condannato a due anni di prigione con la condizionale per omicidio colposo. Nel 1993 aveva guidato una marcia che aveva portato alla morte di una recluta.
In particolare, il comandante aveva obbligato un 20enne di 113 chili, totalmente sfinito, a continuare la marcia. La dinamica è risultata fatale, anche a causa di un difetto cardiaco emerso solo durante l'autopsia.
Rimane infine misterioso un caso del 1988 ad Aarau: un 19enne ha improvvisante perso conoscenza. Nonostante un intervento immediato, è morto nel giro di pochi minuti.