Le norme sulle attività private di investigazione e di sorveglianza in Ticino, che erano entrate in vigore 40 anni fa, vanno riviste. Lo ha deciso il Gran Consiglio, riunito a Mendrisio, che ha approvato quasi all’unanimità la revisione della legge.
Una revisione che prevede autorizzazioni più flessibili e meno burocratiche, più formazione degli agenti e una banca dati che permetta il controllo del centinaio di agenzie presenti sul territorio.
Nel corso della discussione, alcuni deputati hanno chiesto maggiore precisione su quali ambiti e attività possono essere delegati alle agenzie private e quali invece devono restare unicamente a carico delle forze dell’ordine.