Pandora Papers Pandora Papers: 90 entità svizzere coinvolte, tra cui una ticinese

hm, ats

4.10.2021 - 18:55

Circa 90 entità svizzere (studi legali, notai e società di consulenza) avrebbero partecipato alla creazione della vasta rete di società di comodo usata da personaggi di primo piano per eludere le imposte. Tra di esse anche una fiduciaria ticinese. In diversi negano o non rispondono. Per un esperto ora la pressione internazionale sulla Svizzera aumenterà.

Keystone-SDA, hm, ats

Che ci siano quasi un centinaio di strutture elvetiche coinvolte in questa faccenda lo si legge sul sito del Consorzio internazionale di giornalisti investigativi (ICIJ), che domenica ha pubblicato i cosiddetti Pandora Papers.

La gran parte dei costrutti legali usati per pagare meno imposte appare conforme alle norme. Diventa illecita, ricordano gli autori degli articoli, se il «beneficiario finale» di queste operazioni non dichiara il suo denaro o qualsiasi altro bene al fisco del suo Paese, poiché potrebbe incorrere nei reati di evasione o riciclaggio.

L'ICIJ sottolinea poi la discrepanza fra la retorica anti-corruzione di alcuni personaggi pubblici, soprattutto politici, e i loro investimenti nei paradisi fiscali.

Per Mark Pieth, professore emerito di diritto penale a Basilea, la Svizzera ha un ruolo centrale nell'intera vicenda svelata dai Pandora Papers.

La pista ticinese

Tra le società svizzere emerse come intermediarie nei Pandora Papers emerge il nome di un'importante fiduciaria ticinese: quello della Fidinam.

Lo riporta la RSI, citando Scilla Alecci, che ha lavorato all'inchiesta giornalistica, la quale sottolinea come la società «è molto rappresentata nei dati. Negli ultimi 20 anni ha aiutato clienti di vario tipo. Quello che ci interessava era capire il ruolo con clienti indagati per vari crimini. Alcuni anche dopo essere stati condannati hanno poi continuato ad avere operazioni e attività grazie alle società offshore».

La fiduciaria interessata ha inviato una presa di posizione scritta in cui si può leggere: «Fidinam conferma di aver sempre agito di volta in volta conformemente alle leggi e alle norme vigenti, adottando tutte le procedure previste in ogni giurisdizione, rispettando la confidenzialità e la privacy dei propri clienti. Inoltre, le unità svizzere di Fidinam sono subordinate alla legge contro il riciclaggio di denaro, affiliate ad un organismo di autodisciplina, e sono annualmente revisionate su questo aspetto da primaria società di revisione. Laddove si dovesse presentare o si fosse presentato un caso sospetto, lo stesso viene trattato secondo quanto previsto dalla normativa, in totale collaborazione con la competente autorità».

Tra i beneficiari molti politici sudamericani

I documenti diffusi parlano di 2.'521 beneficiari argentini. L'Argentina è al di sotto solo della Russia (4'437) e del Regno Unito (3'501).

Tra chi ha conti nei paradisi fiscali ci sono leader mondiali e migliaia di vip. Tra questi ci sono 35 capi o ex capi di Stato di cui 14 latinoamericani, tra i quali il presidente cileno Sebastian Piñera, il presidente dell'Ecuador Guillermo Lasso e della Repubblica Dominicana, Luis Abinader.

L'entourage di Sebastian Pinera, accusato del presunto coinvolgimento nella vendita di una miniera in una operazione realizzata in parte presso le Isole Vergini Britanniche, ha negato qualsiasi forma di coinvolgimento del capo di stato nella vicenda.

Cremlino: «Accuse infondate alla cerchia di Putin»

Il Cremlino non ha visto alcuna informazione sulla «ricchezza della cerchia ristretta di Putin» nei Pandora Papers e ha definito i dati ivi contenuti un insieme di «accuse infondate» che non possono essere la base per verifiche, secondo il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato da Interfax.

L'ICIJ ha pubblicato una serie di articoli in cui si mostra l'uso degli offshore da parte di alcune figure di spicco vicine a Putin e, in particolare, il possesso di un appartamento di lusso a Monaco da parte di Svetlana Krivonogikh, già indicata come amante del presidente russo.

Nei Pandora Papers, «l'unica cosa che effettivamente cattura l'attenzione è la dimostrazione di quale Stato è la più grande voragine fiscale e offshore del mondo. E, naturalmente, sono gli Stati Uniti», ha detto Peskov, citato dalla Tass.

Ci sono anche gli allenatori Ancelotti e Guardiola

Ci sono anche le società estere che sono finite al centro delle indagini del fisco spagnolo su Carlo Ancelotti. L'allenatore del Real Madrid non ha risposto alle domande inviate dall'Espresso, da El Pais e dal consorzio Icij.

Sempre nell'ambito calcistico, El Pais fa anche il nome di Pep Guardiola. Lo storico allenatore del Barcellona ora al Manchester City aveva aperto un conto nel principato di Andorra senza segnalarlo al fisco spagnolo, regolarizzato poi nel 2012 grazie ad un condono fiscale deciso dall'allora primo ministro Mariano Rajoy.

L'esperto: «La pressione sulla Svizzera aumenterà»

La pubblicazione dei Pandora Papers aumenterà la pressione internazionale sulla Svizzera per adattare la legge sul riciclaggio di denaro (LRD): lo sostiene Mark Pieth, professore emerito di diritto penale a Basilea.

Il parlamento cambierà opinione e assoggetterà gli avvocati d'affari alla LRD, si è detto convinto lo specialista parlando con l'agenzia Keystone-ATS. A suo avviso la pressione internazionale è «terribilmente forte» e anche l'Associazione svizzera dei banchieri (ASB) vedrebbe di buon occhio la modifica, per una questione di parità di trattamento.

Lo scorso marzo Nazionale e Consiglio degli stati avevano escluso avvocati e consulenti dall'inasprimento delle regole in vigore proposto dal Consiglio federale. «In parlamento siedono molti avvocati e la loro lobby è forte», sottolinea Pieth.

La Svizzera ha un ruolo centrale nel sistema

Secondo l'esperto la Svizzera svolge un ruolo importante nel sistema complessivo messo in luce dai Pandora Papers: avvocati e fiduciari svizzeri agiscono come organizzatori in questa economia sommersa, comprando società di comodo che aprono conti bancari in paesi dove c'è un forte segreto bancario e una propensione relativamente bassa all'assistenza amministrativa.

Questo sistema è usato per il riciclaggio di denaro, il traffico di droga, l'evasione fiscale e l'elusione delle normative sul diritto familiare e successorio.