Turismo Pozze e laghi ticinesi presi d'assalto, come pure i grotti

SwissTxt / pab

26.7.2020

Lavertezzo, Valle Verzasca, dove i problemi di sovraffollamento si erano già registrati lo scorso fine settimana.
Lavertezzo, Valle Verzasca, dove i problemi di sovraffollamento si erano già registrati lo scorso fine settimana.
Ti-Press

I corsi d'acqua sono molto gettonati in quest'estate particolare, ma non sempre si riesce a gestire tanto successo. Luglio da record nei grotti.

L'ondata di turisti non si vede solo a tavola nei grotti e negli alberghi ma anche nei laghi e nei fiumi. Lo riferisce la RSI che è andata a tastare il polso ai vari attori del settore.

Sono centinaia i laghetti, le pozze e le gole nella Svizzera italiana. Specchi d'acqua immersi nella natura che danno refrigerio e rigenerano. Sono quindi meta ambita in quest'estate particolare, dove sono molti a scegliere le vacanze a km zero a causa dell'emergenza pandemica.

Molte pozze e corsi d'acqua, che dispongono di acque basse e calme, sono adatti anche alle famiglie. I luoghi più facili da raggiungere sono presi d'assalto in questi giorni e la grande affluenza può creare alcuni problemi di sovraffollamento.

Vi è pure la mancanza di infrastrutture per il grande numero di bagnanti e per gli appassionati di canyoning (o torrentismo), sempre più numerosi.

Anche i grotti presi d'assalto

Luglio da record nei grotti ticinesi, con tanti clienti, soprattutto svizzeri. E mentre sorridono anche gli albergatori, il settore turistico punta al recupero dopo i mesi tristi della pandemia.

Tanti ticinesi, dunque, ma anche e soprattutto moltissimi turisti confederati scelgono grotti e ristoranti, che in queste ultime settimane stanno registrando incassi sorprendenti. Si parla circa di un aumento del 20% rispetto agli scorsi anni.

Dalle verifiche della RSI emerge insomma che i mesi di chiusura a causa del COVID-19 sembrano essere solo un lontano ricordo.

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