Ticino Problemi post vaccino per gli sportivi? Valgimigli: «Ben peggio quelli dati dal Covid»

SwissTXT / red

23.1.2022

Le infiammazioni da vaccino nella stragrande maggioranza dei casi «sono un evento estremamente lieve e banale».
Le infiammazioni da vaccino nella stragrande maggioranza dei casi «sono un evento estremamente lieve e banale».
Keystone

Miocarditi e pericarditi a seguito del vaccino contro il Covid sono più frequenti negli atleti professionisti? Per avere delle risposte, la RSI ha intervistato il viceprimario di cardiologia al Cardiocentro di Lugano Marco Valgimigli.

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23.1.2022

È notizia recente che la 26enne vodese Sarah Atcho, 200 e 400metrista, già compagna di squadra di Ajla Del Ponte nella 4x100 nazionale, ha raccontato sui social la sua vicenda personale, dopo essere stata colpita da un’infiammazione al pericardio pochi giorni dopo la vaccinazione anti-Covid.

Un evento, quello delle patologie al muscolo cardiaco, che sembra colpire maggiormente gli sportivi d’élite. Per saperne di più, la RSI ha intervistato il professor Marco Valgimigli, viceprimario di cardiologia al Cardiocentro di Lugano, al quale ha innanzitutto chiesto se, aldilà di correlazioni con il vaccino, vi possano essere collegamenti tra il fare sport ad alto livello e rischi di miocardite e pericardite.

«Di per sé l'atleta professionista è purtroppo più esposto alle patologie di cui parliamo, cioè miocardite e pericardite. Essenzialmente è legato allo stile di vita dell'atleta stesso, forse più che all'intensità dello sport che viene svolto. Quindi giocoforza l'atleta è anche più esposto al rischio di queste malattie dopo la vaccinazione, soprattutto dopo la seconda e la terza dose», ha risposto l'esperto.

I soggetti tipicamente a rischio, ha aggiunto, sono i maschi giovani nella fascia di età tra i 20 e i 30 anni. Ma, ha sottolineato Valgimigli, «è un effetto collaterale molto più raro rispetto all'infezione stessa da Covid-19, però purtroppo leggermente più frequente che nella popolazione generale. Tipicamente occorrono da 3 a 4 giorni dal richiamo della dose vaccinale e in particolare dopo vaccini a MRna, quindi Pfizer o Moderna».

Ma per un atleta d'élite significa la fine della carriera o è possibile venirne fuori?

«Bisogna fare un distinguo importantissimo tra la miocardite che occorre dopo la vaccinazione e quella che insorge spontaneamente. La prima nella stragrande maggioranza dei casi è un evento estremamente lieve e banale che si risolve molto rapidamente. Diverso è il discorso per la miocardite che emerge spontaneamente, ma anche in questi casi non è la fine della carriera. L'atleta deve essere messo a riposo sei mesi e poi dovrà fare una rivalutazione globale cardiaca specialistica al fine di poter riprendere gli allenamenti e l'attività agonistica. Non è quindi la fine della carriera».

La miocardite è un'infiammazione del muscolo cardiaco, quindi - come per qualsiasi infiammazione a un muscolo - ci vuole solo riposo?

«Assolutamente sì: è un'infiammazione del muscolo cardiaco che però purtroppo produce danno. E tutte le volte che abbiamo un danno nel cuore è irreversibile. La prognosi è legata alla malattia stessa è quindi in funzione di quanto è grave il problema. In genere questo danno è relativamente modesto, per cui se si osserva un periodo di riposo, la prognosi è assolutamente ottima».

Ha notato un aumento di casi in questo periodo a causa del vaccino anti-Covid?

«L'abbiamo notato prevalentemente legato alla malattia più che al vaccino. Abbiamo avuto qualche ricovero aneddotico dopo l'immunizzazione, io ne ricordo 1-2, con forme molto lievi e blande che di fatto necessitano di un ricovero di qualche giorno e di un follow up ambulatoriale. Mentre completamente diverso è il discorso delle miocarditi legate alla malattia stessa: in genere queste occorrono con una certa frequenza nei pazienti ricoverati per Covid-19: stiamo parlando di fino al 30-40% dei malati con forma grave o medio grave che richiede ospedalizzazione, e in genere questi sono pazienti che hanno un decorso più complicato e una probabilità 3-4 volte maggiore di incorrere in un evento fatale».

Tornando agli sportivi, si sente di dire loro di evitare di allenarsi nei giorni successivi alla vaccinazione? Ci sono delle prescrizioni particolari?

«Non ci sono limitazioni particolari, quindi non c'è nessuna restrizione all'attività post vaccino. C’è al contrario la necessità di fare un controllo cardiologico per i pazienti che hanno sviluppato una malattia medio grave: in questi pazienti, prima di ritornare all'attività sportiva e alle competizioni, si deve fare una visita cardiaca specialistica, mentre non è consigliata una visita del genere per i pazienti che hanno fatto sì la malattia, ma in forma lieve».