LuganoProcedure di naturalizzazione, Della Santa: «Si deve presenziare»
SwissTXT / pab
8.9.2020
Potrebbe sfociare in una richiesta di intervento dell'autorità cantonale il caso dei quattro consiglieri comunali della Lega di Lugano che rifiutano di partecipare ai lavori della Commissione parlamentare sulle procedure di naturalizzazione.
Lo riporta la RSI, spiegando che il rischio maggiore è che le tempistiche delle analisi dei dossier si dilatino sensibilmente, a discapito dei richiedenti. Non è dunque da escludere che il tema approdi sul tavolo della Sezione degli enti locali.
In sostanza, le astensioni leghiste, quando all'ordine del giorno compaiono le richieste di attinenza comunale da parte di cittadini stranieri, non sono rare.
«In politica è sempre meglio avere la possibilità di poter dire la propria piuttosto che tirarsi indietro. Personalmente avrei fatto un'altra scelta», ha dichiarato ai microfoni della RSI il sindaco di Lugano Marco Borradori, dopo la decisione dei 4 membri leghisti (Gianmaria Bianchetti, Nicholas Marioli, Enea Petrini, Omar Wicht) della Commissione delle petizioni che, negli scorsi giorni, hanno deciso di non partecipare più ai lavori che riguardano le richieste di naturalizzazione.
Partecipare alle Commissioni? «Un obbligo indiretto»
Partecipare ai lavori di una commissione non rientra tra gli obblighi dell'attuale legge organica comunale che prevede solo il dovere di presenziare alle sedute del Legislativo.
«Ma è chiaro che essere consiglieri comunali e partecipare a livello di legislativo non significa solo essere presenti alle sedute di Consiglio comunale, ma anche partecipare alle attività di quelle Commissioni per le quali si è stati designati dal proprio gruppo e quindi, in questo senso, possiamo dire che questo obbligo è indiretto», ha spiegato sempre ai microfoni della RSI il responsabile della Sezione enti locali Marzio Della Santa.
Enti locali che non sono ancora stati interpellati formalmente, ma che potrebbe comunque intervenire: «Bisognerà verificare se questa mancata partecipazione si ripete nel tempo. Dopodiché evidentemente bisognerà che qualcuno si adoperi. Ma è il presidente del Consiglio comunale che deve segnalare il caso all'autorità di vigilanza», ha spiegato ancora Della Santa.