Pandemia Quale futuro per il telelavoro dei frontalieri?

Swisstxt / pab

19.7.2020

Immagine d'illustrazione
Immagine d'illustrazione

KEYSTONE/DPA/LISA DUCRET

Futuro fiscale incerto per molti frontalieri che lavorano da casa nel periodo della pandemia.

Il telelavoro per i frontalieri, secondo le regole europee, non deve superare il 25% dell'impiego massimo annuo. Una percentuale che è stata sorpassata da molti nel periodo della pandemia grazie a intese provvisorie raggiunte dalla Svizzera con i Paesi confinanti.

L'accordo con l'Italia prevede che il lavoro da casa dei frontalieri venga considerato come lavoro svolto regolarmente in territorio svizzero, senza implicazioni sul piano fiscale e previdenziale.

L'intesa regolava però la situazione fino al 30 giugno scorso, ma visto che le misure contro il coronavirus sono ancora in vigore risulta rinnovata tacitamente.

Il compromesso è però provvisorio, rinnovabile di mese in mese, e se venisse a cadere vi sarebbero conseguenze per i lavoratori, che rischiano la doppia imposizione, e per le aziende che li impiegano.

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