Al posto del «triangolo» In zona Pergola a Quartino spunteranno i semafori

Swisstxt

4.10.2022 - 15:04

La rotonda la Pergola
La rotonda la Pergola
USTRA

Alla rotonda di Quartino il traffico da sabato verrà dosato con un nuovo sistema che preoccupa gli abitanti del Gambarogno.

Il cosiddetto «triangolo» in zona Pergola a Quartino introdotto alcuni anni fa per evitare l'intasamento dello snodo tra Bellinzonese, Locarnese e Gambarogno verrà rimpiazzato da un sistema di dosaggio semaforico nelle ore di punta.

L'Ufficio federale delle strade (USTRA), che è proprietario dell'asse A13 Bellinzona-Locarno, introdurrà la modifica da sabato prossimo, 8 ottobre. L'obiettivo dell'intervento, che costerà 570'000 franchi, è di gestire al meglio le code che si creano soprattutto sulla strada cantonale proveniente dal Gambarogno.

Per l'USTRA, come spiega alla RSI il capo filiale Marco Fioroni, si tratta di un ritorno a passato: «Abbiamo monitorato la situazione e fatto anche delle verifiche a livello ambientale. Ci siamo resi conto che questa conduzione del traffico, nonostante abbia dato dei benefici alla viabilità, dal punto di vista ambientale non è più sostenibile».

20% di km percorsi in più all'anno per la deviazione

A sostegno del cambiamento c'è anche uno studio dello stesso Ufficio federale delle strade che ha infatti evidenziato come il «triangolo» che costringe chi dal Locarnese è diretto verso Bellinzona a procedere per alcune centinaia di metri verso il Gambarogno per poi cambiare rotta, introdotto nel 2019 in via provvisoria, abbia comportato per gli automobilisti un 20% in più di chilometri annui percorsi rispetto alla gestione iniziale. Chilometri che, in termini di carburante sprecato, equivarrebbero a 120'000 litri.

La nuova organizzazione viaria desta però preoccupazione. Come spiega il sindaco di Gambarogno, Gianluigi Della Santa: «Noi del Gambarogno ci troveremo con un tappo e il nuovo scenario, da sabato e più ancora da lunedì prossimo, mi preoccupa parecchio. Mi aspetto quantomeno che, se i miei timori dovessero rivelarsi fondati, ci sia la possibilità di tornare all'attuale sistema. Le priorità non possono essere solo quelle dei chilometri percorsi, ma anche quelle del nostro tempo passato incolonnati».

L'obiettivo della verifica, tranquillizza Marco Fioroni, «è di fare in modo che tutto funzioni. Se sarà un disastro dovremo trovare un'altra soluzione».