Ticino Ritzer al posto di Caratti alla testa de laRegione: «Nessun taglio, cambiano i processi»

SwissTXT / pab

15.9.2020

Immagine d'illustrazione
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Ti-Press

Matteo Caratti, dopo oltre 20 anni, lascia la direzione de laRegione. A subentrargli alla testa del quotidiano bellinzonese sarà Daniel Ritzer. Andrea Manna e Lorenzo Erroi saranno i nuovi vicedirettori.

«Questo cambiamento – ha spiegato il direttore del gruppo, Rocco Salvioni – ha l’obiettivo di accelerare il processo di riorganizzazione de laRegione in una redazione e un’azienda che si occupa di informazione in un contesto multicanale accresciuto. La nuova direzione saprà coniugare queste necessità organizzative con la qualità giornalistica riconosciuta alla nostra testata».

Capacità organizzative e di ascolto per Ritzer

«Ritzer - aggiunge Salvioni ai microfoni della RSI - l’ho portato due anni fa nel ruolo di vicedirettore per delle capacità organizzative che ho potuto vivere di persona nel suo compito precedente di direttore della Scuola Steiner. Ha uno stile di conduzione che apprezzo molto perché è partecipativo, sa ascoltare sia le persone all’interno che quelle all’esterno e credo che possa aiutarci ad accelerare un processo di digitalizzazione che il giornale ha ormai intrapreso da diverso tempo ma che deve continuare e dal mio punto di vista subire un’accelerazione».

Ma Ritzer cosa può dare a questa accelerazione, che Caratti forse non ha nelle sue corde? «Non so se non ha nelle sue corde», risponde alla RSI Salvioni, aggiungendo: «Caratti ha cominciato vent’anni fa. Il mondo dell’editoria era un altro mondo. Oggi le esigenze sono diverse. Ci sono dei processi interni di gestione della redazione che possono permettere di accelerare quest’evoluzione. E credo che Ritzer sia la persona giusta».

«Ristrutturazione non significa tagli»

«Ristrutturazione non significa tagli o riduzione dell’organico»: così invece lo stesso Daniel Ritzer. «La riorganizzazione riguarderà l’approccio, in un giornale che nasce e che si è sviluppato per tanto tempo come un giornale prevalentemente cartaceo, ma che oggi deve per forza tener conto di una realtà multimediale».

Da parte sua, Caratti - sempre ai microfoni della RSI - ha spiegato di avere sentimenti di gratitudine nei confronti dell’editore per un’esperienza durata 21 anni: «Abbiamo sempre difeso la libertà di stampa».

Non era più la persona giusta per guidare questa riorganizzazione? «Nel merito non so esprimermi, si tratta di una decisione aziendale di carattere strategico, i ragionamenti non sono stati fatti con me, verranno fatti con il nuovo vertice del giornale», conclude.

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