TicinoRivalorizzazione degli edifici dismessi, qualcosa si muove
SwissTXT / pab
30.1.2021
Un progetto avanzato, due in fase embrionale. Qualcosa si muove in Ticino nell'ambito della rivalorizzazione degli edifici industriali dismessi, per la quale il Gran Consiglio aveva approvato un anno fa un fondo da 10 milioni di franchi.
Castel San Pietro ha deciso di investire sulla ex Diantus Watch, che il Municipio vuole sottrarre a possibili speculazioni edilizie. «È stata un'azienda che ci ha portato molto successo, oggi ci piacerebbe creare un centro dove giovani artisti e professionisti possano sviluppare le loro idee», racconta la sindaca Alessia Ponti ai microfoni della RSI.
Il Comune ha già ricevuto un preavviso positivo dall'ente regionale di sviluppo del Mendrisiotto e Basso Ceresio e attende ora di sapere dal Cantone se soddisfa i criteri per accedere al citato fondo. È un progetto che si aggira nel complesso sui 4 milioni di franchi.
Altre due iniziative allo stadio preliminare
A uno stadio preliminare si trovano altre due iniziative (e relative discussioni con le autorità), sostenute dall'ente regionale del Bellinzonese e Valli: il primo stabile è quello della ex vetreria di Lodrino, che si vorrebbe trasformare in un «centro multifunzionale per eventi e manifestazioni», spiega il presidente Manuel Cereda.
A Faido si ipotizza invece di destinare l'ex Galvanica «al settore turistico del pernottamento, in sinergia con altre attività previste sul territorio del comune».
Tre progetti soltanto, dunque, ma «non sono deluso, anche se vedo ancora un grande margine di opportunità», afferma Nicola Pini, che con due atti parlamentari aveva fatto luce su questa realtà e dato l'impulso per il credito.