Lugano Sanvido: «Si comincia a respirare aria di criptovalute al casinò»

SwissTXT / Red

28.10.2022

Il Casinò di Lugano (foto d'archivio).
Il Casinò di Lugano (foto d'archivio).
KEYSTONE

Il Casinò di Lugano apre uno spiraglio alle criptovalute e non solo come mezzo di pagamento al ristorante. Lo fa con un evento promozionale dedicato ai partecipanti del PlanB Forum, la conferenza sui bitcoin e le blockchain, che si tiene a Lugano venerdì e sabato.

SwissTXT / Red

«Non scommettono con le criptovalute, ma ricevono un premio promozionale in bitcoin. È un inizio. Si comincia a respirare aria di criptovalute al casinò», afferma alla RSI l'amministratore delegato Paolo Sanvido, lasciando trasparire che ci si potrebbe spingere oltre: «Siamo in contatto con tanti operatori e produttori e vediamo che sta arrivando. Un domani, con le giuste autorizzazioni, potremmo essere un casinò test per le prime slot machine in bitcoin».

«Bisogna fare le cose bene, rispettando le leggi, ma anche avere spirito innovativo e imprenditoriale e trovare le novità che possano confermare Lugano come punto di riferimento mondiale nello sviluppo delle criptovalute», spiega ancora Sanvido ai microfoni della RSI.

Senza perdere di vista i pericoli e dimenticare che «uno dei pilastri su cui si basa la licenza è la reputazione» e sotto questo profilo non ci si possono permettere dei danni.

L'introduzione dei Bitcoin nei casinò non è priva di problemi

Guardando oltre questa operazione di marketing, l'ingresso di questo mezzo di pagamento in una casa da gioco non sarebbe infatti privo di problemi.

«La decisione di autorizzare o meno le criptovalute come mezzo di pagamento necessita di una domanda completa, precisa e convincente che illustri le misure adottate per prevenire i rischi legati al riciclaggio di denaro e per garantire l'origine lecita dei soldi e la gestione delle transazioni in valuta estera», ha chiarito il segretariato della Commissione federale delle case da gioco (CFCG) in una risposta scritta alla RSI.

Una presa di posizione ufficiale su questo tema non c'è ancora stata, perché nessuno dei 21 casinò svizzeri, nemmeno quello di Lugano, ha formalizzato una domanda.

La società, come espone alla RSI il presidente della stessa CFCG Fabio Abate, deve valutare i rischi anche sotto un altro aspetto, quello puramente finanziario, «poiché è chiamata a garantire basi di solidità finanziaria per poter esplicare la sua attività». E il valore delle criptovalute è estremamente volatile.